In questa pagina ci occuperemo delle cosiddette linee cadenti, note in inglese come “Keystone Effect“, uno dei difetti che più frequentemente pregiudicano la riuscita delle fotografie architettoniche e dei paesaggi urbani.
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Cosa Sono le Linee Cadenti
L’effetto delle linee cadenti consiste nell’apparente convergenza delle linee verticali che nella realtà sono parallele.
Dato che un’immagine vale più di mille parole, osservate la fotografia di esempio. I lati della chiesa sembrano convergere verso l’alto e l’edificio nel suo insieme dà l’impressione di essere inclinato all’indietro. Lo stesso si può dire, a ben guardare, di tutte le altre linee verticali presenti nell’inquadratura, come le colonne sulla facciata ed il campanile.
Si tratta di un problema davvero molto frequente, che si sarà certamente presentato anche a voi. La situazione più comune nella quale si manifestano le linee cadenti è quando si cerca di fotografare un edificio molto alto posizionandosi alla sua base. L’effetto è comunque riscontrabile in qualsiasi genere fotografico ed a prescindere dal soggetto ripreso.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le linee cadenti non sono un difetto degli obiettivi né sono un’esclusiva dei grandangoli. In realtà, l’effetto di convergenza è dovuto semplicemente alla distorsione prospettica.
Non si tratta nemmeno di una vera e propria deformazione: le linee cadenti ricalcano il modo di vedere dei nostri occhi e si ricollegano al principio secondo il quale gli elementi più distanti (la sommità dell’edificio) appaiono più piccoli di quelli vicini (la sua base).
Come abbiamo spiegato parlando della prospettiva lineare, le linee parallele presenti in una foto (come i bordi della strada nell’immagine di esempio) sembrano congiungersi in un ipotetico punto di fuga. Finché si tratta di linee orizzontali, questo effetto è utilissimo per sottolineare la profondità della scena.
Così come le linee orizzontali, anche quelle verticali sono interessate dal fenomeno dell’apparente convergenza. Nella fotografia architettonica, però, la visione considerata fedele alla realtà è quella perfettamente ortogonale, che preserva l’effettivo parallelismo delle linee verticali. La loro distorsione, per quanto naturale, è dunque sgradita.
Come Evitare le Linee Cadenti
Adesso che abbiamo spiegato quale sia l’origine di questo difetto, vediamo come fare per evitare le linee cadenti.
Il grado di convergenza delle linee parallele (sia orizzontali che verticali) dipende dal punto di vista dal quale si scatta. L’effetto massimo lo si ottiene con la fotocamera perpendicolare al soggetto, mentre se la fotocamera è perfettamente parallela ad esso, le linee non vengono in alcun modo deformate.
Banalmente, bisogna dunque prestare attenzione, mentre si scatta, a mantenere la macchina fotografica parallela al soggetto, evitando di inclinarla.
In molti casi, però, ci si ritrova ad inclinare la fotocamera proprio perché altrimenti non si riuscirebbe a riprendere l’edificio per intero. Teoricamente si potrebbe risolvere scattando da un punto più elevato e sfruttare appieno l’ampio angolo di campo di un grandangolo, ma ciò è praticabile solo in rari casi.
Viene quindi da sé, che per evitare le linee cadenti, la soluzione più semplice sia quella di allontanarsi dal soggetto, così che possa rientrare del tutto nell’inquadratura anche mantenendo la fotocamera parallela ad esso.
Esempio di foto con linee cadenti
Questa foto è stata scattata inquadrando la cattedrale londinese di Saint Paul da molto vicino, utilizzando un grandangolo ed inclinando la fotocamera verso l’alto, così da riprendere la chiesa per intero.
La convergenza dei lati dell’edificio è molto evidente: per evitarla si sarebbe dovuto mantenere la fotocamera perfettamente parallela alla chiesa ma, così facendo, la sua parte superiore sarebbe stata inevitabilmente esclusa dall’inquadratura.
Dato che, come spesso accade, non c’era modo di scattare da un punto più alto, non restava che allontanarsi.
Questa seconda foto, scattata solo pochi minuti dopo, è stata eseguita mantenendo la fotocamera perpendicolare al terreno e parallela alla chiesa. Come risultato, i lati della cattedrale sono paralleli tra loro ed ai margini del fotogramma.
A seconda dei casi, allontanarsi potrebbe porre nuovi questioni compositive. Il soggetto apparirà più piccolo e si inquadrerà inevitabilmente una buona parte di suolo in primo piano (il marciapiede e le strisce pedonali nell’esempio).
Per questo si mette spesso in conto di dover ritagliare la foto in fase di post-produzione, sacrificando però la risoluzione dell’immagine.
Gli Obiettivi Decentrabili (Tilt and Shift)
La soluzione professionale che permette di evitare le linee cadenti è quella di utilizzare gli obiettivi decentrabili, detti anche Tilt and Shift.
Queste costosissime lenti specialistiche, pensate soprattutto per la fotografia architettonica, consentono di spostare il gruppo ottico rispetto al piano del sensore (movimento Shift).
L’effetto risultante sarà simile a quello che si avrebbe scattando da un punto di vista più elevato. Nella pratica è così possibile mantenere la fotocamera parallela al soggetto inquadrandolo comunque per intero, ed evitare dunque le linee cadenti.
Alcuni popolari obiettivi decentrabili sono il Canon TS-E 17 mm f/4 L (nella foto) ed il Canon TS-E 24 mm f/3.5 L II.
In casa Nikon abbiamo invece, tra gli altri, il recente Nikon PC 19mm f/4E ED ed il Nikon PC-E 24mm f/3.5 D ED.
Ad ogni modo, gli obiettivi tilt and shift non sono le lenti più adatte per un uso generico: sono molto care, pesanti e non dispongono di autofoucs. Il loro acquisto è consigliabile esclusivamente ai professionisti.
Come Correggere le Linee Cadenti con Photoshop
Capire a cosa siano dovute le linee cadenti permette di evitarne la presenza in diverse situazioni, ma non sempre. Quando non fosse possibile aggirare il problema in fase di ripresa (perché magari abbiamo poco spazio a disposizione) o quando ci si rendesse conto troppo tardi della sua presenza, è possibile provare a correggere le linee cadenti con PhotoShop, o con un altro software di grafica.
Così come per tanti altri aspetti che riguardano la fotografia, bisognerebbe fare di tutto per ottenere il massimo già in fase di scatto e ricorrere alla post-produzione solo per lievi modifiche.
D’altronde, in caso di immagini fortemente compromesse, sarebbe difficile riuscire ad avere un risultato “credibile” affidandosi solo al software.
Per raddrizzare le linee cadenti con Photoshop si possono sfruttare diversi strumenti. Nel breve tutorial che segue, ci limiteremo ad illustrare quello probabilmente più semplice, ossia lo strumento Distorci.
Come immagine di esempio, useremo questa foto del Reichstag di Berlino, che mostra delle linee cadenti di entità media.
Operazioni Preliminari
Dopo aver aperto la foto, duplichiamo il livello per mantenere una copia di sicurezza dell’immagine originale: dal menu Livelli clicchiamo dunque su Duplica Livello (Layer – Duplicate Layer in inglese).
Per avere dei riferimenti, poniamo delle guide (linee rette che si sovrappongono all’immagine) in corrispondenza dei lati dell’edificio ed una al centro della foto.
Per far questo, trasciniamo semplicemente la barra dei righelli verticale, posta lungo il bordo sinistro dell’area di lavoro, in corrispondenza di questi punti della foto.
Se non vedete la barra dei righelli premete Ctrl+R per attivarla.
Lo Strumento “Distorci”
A questo punto apriamo lo strumento Distorci dal menu Modifica – Trasforma (in inglese Edit – Transform – Distort).
Lungo il bordo della fotografia compariranno 8 manopole che ci permetteranno di distorcere l’immagine e correggerne la prospettiva.
Trasciniamo la manopola in corrispondenza del vertice sinistro verso sinistra e quella sul vertice destro verso destra, fino a quando i lati dell’edificio non saranno perfettamente dritti.
Scalare l’Immagine in Verticale
A questo punto avremo raddrizzato le linee cadenti, ma l’immagine apparirà un po’ schiacciata sul piano verticale.
Possiamo rimediare agendo sulla manopola in alto al centro (quella indicata dalla freccia nell’immagine). Trasciniamola verso l’alto così da scalare la foto in verticale e restituire al soggetto le sue corrette proporzioni.
Considerazioni sul Risultato Finale
Una volta completato, premiamo semplicemente Invio per applicare le modifiche. La foto finale ha inevitabilmente perso un po’ di risoluzione (in misura proporzionata alle modifiche apportate).
Inoltre, è stato necessario sacrificare la porzione di immagine lungo i bordi della foto, soprattutto nella parte alta (in questo caso occupata comunque dal cielo).
Quando sappiamo in anticipo che ci ritroveremo a dover correggere le linee cadenti con Photoshop, è quindi consigliabile mantenere un buon margine fra il soggetto ed i lati dell’inquadratura già in fase di scatto.