Alcuni principi di base della fotografia, soprattutto per quanto riguarda la composizione e l’utilizzo della luce, sono stati ereditati dalla pittura o dalla scultura, e la loro origine risale addirittura all’antica Grecia.
È il caso della sezione aurea conosciuta sin dai tempi di Pitagora e riscoperta durante il Rinascimento.
Non ci dilungheremo troppo nel raccontare le applicazioni che ha avuto nella storia il numero aureo o l’alone di mistero e di fascino che lo avvolge (se siete curiosi, ecco il link alla relativa pagina di Wikipedia).
Diciamo solo che la Sezione Aurea è stata utilizzata per secoli dagli artisti delle più svariate discipline e trova oggi applicazione anche nella composizione fotografica.
Secondo la regola della sezione aurea in fotografia, posizionare i soggetti in alcuni precisi punti dell’inquadratura permette di ottenere un’immagine più armoniosa.
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Cos’è la Sezione Aurea?
La sezione aurea consiste in un preciso rapporto fra due grandezze diseguali, tale che il rapporto fra la grandezza minore e quella maggiore sia uguale al rapporto fra quella maggiore e la loro somma.
Nell’immagine, il segmento AC è stato diviso nei segmenti AB e BC. Notate come il rapporto fra BC ed AB sia uguale al rapporto fra AB ed AC.
Questo rapporto è conosciuto come numero aureo e consiste nel numero irrazionale 1,61803… indicato comunemente con la lettera greca Φ (phi). Vediamo come applicare questa costante alla composizione fotografica.
Partendo proprio da un segmento con queste proporzioni, ricaviamo un rettangolo che abbia altezza pari alla parte più lunga del segmento (ovvero AB).
Il rettangolo così ottenuto è detto rettangolo aureo e rappresenta il nostro fotogramma. Notate che esso è composto da un quadrato e da un altro rettangolo aureo. Il secondo rettangolo aureo può essere a sua volta suddiviso in un ulteriore quadrato ed un ulteriore rettangolo aureo, come nella figura sotto.
Il punto D è quello presso il quale dovremmo collocare il soggetto principale della foto. In questo modo, secondo la regola della sezione aurea, si otterrà una composizione gradevole.
In questo esempio abbiamo reso più lungo il segmento a sinistra e tagliato il secondo rettangolo aureo in basso. Abbiamo così ottenuto il punto di maggiore interesse nella parte inferiore destra dell’inquadratura.
Avremmo anche potuto, però, ricavare il secondo rettangolo aureo in un’altra posizione ed ottenere il punto di maggiore interesse in basso a sinistra, in alto a destra o in alto a sinistra.
Quindi, riassumendo, l’ipotetica griglia da prendere come riferimento con i quattro punti nei quali converrebbe collocare il soggetto principale della foto è la seguente.
Triangolo Aureo
Un metodo più semplice per individuare i punti di maggiore interesse è quello di ricorrere al triangolo aureo.
Tracciamo una diagonale che collega un vertice del fotogramma a quello opposto e poi un’altra, perpendicolare ad essa, che la colleghi ad uno dei due vertici rimanenti. L’intersezione tra le due linee identifica il punto di maggiore interesse nella foto.
Spirale Aurea
Parliamo infine della spirale aurea. Tornando al rettangolo aureo che abbiamo costruito prima, supponiamo di suddividerlo nuovamente un certo numero di volte, ed ottenere così altri rettangoli aurei via via più piccoli.
A questo punto, inscrivendo un quarto di circonferenza all’interno di ogni quadrato contiguo al rettangolo aureo otteniamo una spirale aurea.
Questo schema ci indica sia il punto nel quale andrebbe posizionato il soggetto principale della foto, sia una curva in prossimità della quale collocare altri elementi rilevanti della scena.
Come usare la Sezione Aurea in Fotografia
Ovviamente, in fase di scatto sarebbe molto complicato riuscire a immaginare la spirale aurea sovrimpressa al display della fotocamera. Con un po’ di esercizio si possono invece individuare, con un certo margine di approssimazione, i quattro punti più rilevanti dell’inquadratura (la massima precisione, d’altronde, non è nemmeno necessaria).
Un consiglio può essere quello di effettuare una ripresa un po’ più ampia ed eseguire in seguito un piccolo ritaglio in post-produzione per allineare meglio i soggetti allo schema della seziona aurea. Lo strumento “Taglierina” di Photoshop consente ad esempio di visualizzare all’interno dell’area del ritaglio proprio la spirale aurea ed i rettangoli aurei.
Proprio perché un’estrema precisione non apporta vantaggi nella composizione, comunque, più che la “pura” sezione aurea in fotografia viene applicata la sua versione “semplificata”. Stiamo parlando della regola dei terzi, che vedremo nella prossima lezione.
Molto utile anche lo schermo con il reticolo in vista………..aspetto la prossima lezione
Quando vedo istruzioni per la composizione dell’immagine in fotografia non capisco, perchè la composizione di un immagine ha sempre le stesse regole in pittura o in fotografia e anche nei Film e non esiste una composizione dell’immagine specificamente fotografica, per imparare andate a vedere dipinti nei musei, come mostre di foto.
La sezione aurea si studia in storia dell’arte come è giusto e logico e naturalmente se è valida per la storia dell’arte è valida anche per la fotografia.