Migliori Teleobiettivi per Nikon

In questa guida vi aiuteremo a scegliere il miglior teleobiettivo Nikon da associare alla vostra macchina fotografica reflex o mirrorless.

Tante sono le ottiche a lunga focale proposte dall’azienda ed a queste si affiancano gli obiettivi compatibili, realizzati cioè da produttori terzi (come Sigma e Tamron). Di seguito abbiamo selezionato le opzioni più valide e fornito per ogni modello una breve descrizione delle principali caratteristiche.

Nello specchietto qui sotto troverete l’elenco dei migliori teleobiettivi Nikon attualmente presenti nella guida. Cliccate sul nome di un modello per passare direttamente alla parte ad esso dedicata.

Migliori teleobiettivi per Nikon

Se volete saperne di più su questo tipo di ottiche o avete dubbi riguardo la compatibilità con la vostra fotocamera, vi consigliamo però di leggere la sezione introduttiva della pagina.


Teleobiettivo Nikon: Quale Scegliere? Le Caratteristiche da Valutare

I modelli che fanno parte di questa guida sono circa una decina e benché rientrino tutti nella categoria dei teleobiettivi per Nikon, le differenze fra l’uno e l’altro possono essere piuttosto significative. Non a caso, anche il loro prezzo varia da poche centinaia di euro a diverse migliaia, per le ottiche più avanzate.

fotografia di un cervo

Vediamo quindi di chiarire quali sono le caratteristiche chiave dei teleobiettivi, quelle in base alle quali ogni modello differisce dall’altro.

Le proprietà più importanti degli obiettivi, in generale, sono la lunghezza focale e l’apertura di diaframma. Nel caso dei teleobiettivi, un ruolo molto importante viene poi ricoperto da alcuni optional e da particolari caratteristiche ottiche.


Lunghezza Focale

La lunghezza focale, che come probabilmente già saprete viene espressa in millimetri, è quel parametro che indica l’angolo di campo che potrete inquadrare con un obiettivo.

Valori bassi (come 24mm) corrispondono ad un angolo di campo ampio, tipico dei grandangoli, il quale permette di riprendere scene molto vaste, come i paesaggi.

Al contrario, valori elevati (100mm, 200mm, 400mm…) permettono di inquadrare un angolo di campo ristretto. Ciò ha l’effetto di concentrare l’inquadratura su un particolare, il quale appare tanto più ingrandito all’aumentare appunto della focale. Superando i 70mm di focale, si entra per l’appunto nel terreno di competenza dei teleobiettivi, oggetto di questa guida.

Nello schema qui sotto mostriamo l’inquadratura che si otterrebbe scattando dallo stesso punto (la terrazza dell’Arco di Trionfo a Parigi) utilizzando una diversa lunghezza focale.

schema che mostra lunghezze focali a confronto, mostrando la torre eiffel come appare a lunghezze focali differenti

Sebbene, tecnicamente, anche un 85mm appartenga a tutti gli effetti a questa categoria, pensiamo che se state cercando un teleobiettivo Nikon siate orientati su focali ben più lunghe, che comportino un ingrandimento del soggetto significativo. Per questo motivo, abbiamo preso in considerazione soltanto obiettivi che raggiungano quantomeno i 200mm di focale.

La maggior parte degli obiettivi che abbiamo preso in considerazione sono di tipo zoom ed offrono un’escursione focale notevole. Molti di essi coprono anche focali più moderate, da medio-tele, come i vari 70-200mm o 70-300mm, il che garantisce una notevole versatilità.


Apertura di Diaframma (Luminosità)

Il secondo parametro da valutare, nella scelta di un teleobiettivo Nikon, è la sua massima apertura di diaframma.

Questo valore, come anche la focale, viene sempre indicato nel nome del modello, preceduto da “f/“. Come regola generale, una massima apertura di diaframma ampia, che corrisponde ad un valore basso (come f/2,8) è da preferire ad una ristretta (valori più elevati, come f/5,6).

Gli obiettivi più “virtuosi”, da questo punto di vista, vengono in gergo detti luminosi, in contrapposizione a quelli definiti bui. Un’apertura di diaframma ampia ha diverse ripercussioni positive sulla fotografia. Di seguito, accenniamo a quelle più significative:

  • Diaframmi aperti permettono di ridurre i tempi di scatto, limitando il rischio di ritrovarsi con foto mosse.
  • Un’apertura ampia permette di mantenere lo sfondo sfocato e di concentrare l’interesse sul soggetto, effetto normalmente ricercato nei generi coerenti con le lunghe focali.
  • Una massima apertura di diaframma molto ampia rende possibile l’utilizzo di moltiplicatori di focale (qualora compatibili) senza pesanti ripercussioni sulle prestazioni dell’obiettivo.

Detto ciò, la luminosità di un teleobiettivo deve essere valutata sempre in rapporto alla sua portata. All’aumentare della focale è sempre più difficile (per questioni progettuali) ritrovarsi con aperture ampie, se non investendo un budget elevatissimo.

Per un’ottica che raggiunge i 200mm un diaframma di f/4 può considerarsi soddisfacente, f/2,8 eccellente ed f/5,6 mediocre. Salendo a 400mm, invece, un’apertura di f/5,6 è considerata più che apprezzabile, mentre le poche opzioni disponibili a f/4 sono di natura prettamente professionale. Un complesso 400mm/2,8, dal canto suo, costerebbe più di un’utilitaria!

Nel caso degli obiettivi tele-zoom, vengono spesso indicate due diverse aperture massime di diaframma (es: 70-300 f/4-5,6). In questi casi, l’apertura più ampia si riferisce alla focale minima e l’apertura più ristretta alla focale massima. Alle focali comprese fra quella minima e quella massima si potrà utilizzare un’apertura di diaframma intermedia.

L’argomento è comunque troppo vasto per essere illustrato approfonditamente in questa sede. Se volete saperne di più, vi consigliamo di leggere la nostra guida al diaframma degli obiettivi.


Rapporto di Riproduzione

Il rapporto di riproduzione è un altra caratteristica che – a seconda delle vostre esigenze – potrebbe essere importante valutare per scegliere un teleobiettivo Nikon.

Si tratta dell’ingrandimento massimo che potrete ottenere nelle riprese ravvicinate e si riferisce al rapporto fra le dimensioni del soggetto a fuoco e quelle del sensore. Nel caso di obiettivi macro propriamente detti, il rapporto di riproduzione sarebbe di 1x (o 1:1). Si potrebbe quindi riprendere per intero un soggetto avente le stesse dimensioni del sensore.

foto macro di una farfalla

Alle ottiche di questo genere abbiamo dedicato una guida separata (vedi: migliori obiettivi macro per Nikon), mentre qui non ci occuperemo di ingrandimenti così spinti. Tuttavia, alcuni dei teleobiettivi per Nikon che analizzeremo, presentano un rapporto di riproduzione molto interessante, come ad esempio 0,4x o 0,3x. Nelle schede dei singoli modelli, più avanti, abbiamo segnalato le ottiche più performanti da questo punto di vista.

Le capacità di ottenere forti ingrandimenti nelle foto ravvicinate dipendono, tecnicamente, da un elevato rapporto fra lunghezza focale e distanza minima di messa a fuoco.

Ovviamente, vi consigliamo di prendere in considerazione questo parametro se siete interessati a riprendere dettagli e close-up (farfalle, insetti, fiori…). In caso contrario, è una caratteristica che può tranquillamente passare in secondo piano.


Stabilizzatore d’Immagine

Fra i possibili optional dei teleobiettivi, lo stabilizzatore d’immagine è sicuramente quello più interessante. Questo congegno fa sì che sia possibile ottenere foto perfettamente nitide anche usando tempi di posa relativamente lunghi in rapporto alla focale impiegata.

Di regola, per avere buone chance di evitare foto mosse, bisognerebbe usare un tempo più rapido dell’inverso della focale, ad esempio inferiore a 1/200 scattando a 200mm o inferiore a 1/400 scattando a 400mm.

Nel caso di un obiettivo stabilizzato, questa soglia di sicurezza si abbassa notevolmente e rende possibile scattare a focali da super-tele anche con tempi piuttosto lunghi (es: 400mm@1/90).

L’importanza dello stabilizzatore d’immagine, soprattutto per i teleobiettivi, è tale che la sua presenza è diventata un po’ uno standard su questo tipo di lenti. La quasi totalità dei teleobiettivi Nikon che vedremo ne è in fatti provvista. I modelli meno recenti apportano in genere un guadagno massimo di circa 3 stop di tempi, mentre le ottiche di ultima generazione arrivano anche a 5 o più.


Compatibilità dei Teleobiettivi con le Fotocamere Nikon (Reflex / Mirrorless, DX / FX)

La scelta di un obiettivo deve essere sempre fatta in funzione, innanzitutto, del tipo di macchina fotografica in proprio possesso, che può essere reflex oppure mirrorless. Infatti, gli obiettivi sono dotati di un determinato attacco, che li rende compatibili con una di queste due tipologie di fotocamere.

In questa guida, ci occuperemo sia dei teleobiettivi Nikon per reflex (che vedremo per primi) che di quelli per mirrorless (ai quali abbiamo dedicato la seconda parte).

Precisiamo comunque che, tutti gli obiettivi progettati per reflex, possono altresì essere abbinati alle mirrorless Nikon Z servendosi dell’apposito adattatore FTZ.

Questo adattatore viene spesso fornito in kit con le mirrorless, ma potete acquistarlo anche separatamente (vedi su Amazon). Il suo impiego non altera minimamente né la qualità ottica dell’obiettivo né le prestazioni dell’autofocus.

Al di là del tipo di fotocamera, una distinzione a priori va fatta anche riguardo il tipo di sensore in essa integrato. Salvo rari casi (opportunamente evidenziati nella guida), i teleobiettivi Nikon che vedremo sono adatti sia a fotocamere FX (full frame) che a fotocamere DX (APS-C).

Tuttavia, se associati a queste ultime, la loro focale sarà più elevata di 1,5x in virtù del crop factor. Ad esempio, un 70-200mm utilizzato su una fotocamera DX si comporterà come un 105-300mm “equivalente”. La portata del teleobiettivo risulterà quindi ancora più spinta.

Nelle singole schede, per fugare ogni dubbio, abbiamo scritto nero su bianco a quali tipi di fotocamere sia adatto ogni obiettivo e quale sia la sua focale equivalente.

Se invece non sapete a quale sistema appartenga la vostra macchina fotografica, cercate il nome del modello all’interno del pannello qui sotto.

Reflex APS-C

Reflex Full Frame

Mirrorless

Elenco delle fotocamere reflex Nikon con sensore APS-C (DX) commercializzate negli ultimi anni:

  • Reflex Entry-Level: Nikon D3500, D3400, D3300, D3200, D3100 e tutte le versioni precedenti.
  • Reflex Amatoriali: Nikon D5600, D5500, D5300, D5200, D5100 e tutte le versioni precedenti.
  • Reflex Semi-professionali: Nikon D7500, D7200, D7100, D7000, D90, D80 e tutte le versioni precedenti.
  • Reflex Professionali: Nikon D500, D300s, D300 e tutte le versioni precedenti.

Elenco delle fotocamere reflex Nikon con sensore full frame commercializzate negli ultimi anni:

  • Reflex FX Entry-Level: Nikon D510 e D600.
  • Reflex FX Semi-Professionali: Nikon D780 e D750.
  • Reflex FX professionali: Nikon D850, D810, D800/D800E e D700.
  • Reflex FX "Ammiraglie": Nikon D6, D5, D4s, D4, e tutte le versioni precedenti.

Elenco delle fotocamere mirrorless Nikon presentate fino ad oggi:

  • Mirrorless APS-C: (DX): Nikon Z50, Nikon Z30, Nikon Z FC
  • Mirrorless Full Frame: (FX): Nikon Z8, Nikon Z9, Nikon Z7 Mark II, Nikon Z6 Mark II, Nikon Z5, Nikon Z6, Nikon Z7

Migliori teleobiettivi per Reflex Nikon

Come anticipato, la prima sezione di questa guida riguarda i migliori teleobiettivi Nikon per fotocamere reflex, dotati dunque di attacco Nikon F.

Sigma 100-400mm f/5-6,3 DG OS HSM (C)

La nostra guida ai migliori teleobiettivi per Nikon si apre con uno degli zoom più apprezzati del momento, il Sigma 100-400mm, compatibile, fra i vari attacchi, anche con le reflex della casa giapponese.

immagine Sigma 100-400mm f/5-6,3 DG OS HSM Contemporary

Il maggior punto di forza di questo supertele risiede nella sua massima focale molto spinta, che vi consentirà di ottenere un ottimo ingrandimento anche di soggetti posti ad una distanza considerevole.

L’ottica può essere utilizzata tanto su reflex FX quanto sulle DX ed in quest’ultimo caso si comporterà come un 150-600mm equivalente. Proprio in virtù della sua portata, ma anche della sua compattezza, l’obiettivo trova il suo principale campo di applicazione nella caccia fotografica, ambito nel quale costituisce una delle opzioni più interessanti sul mercato.

Nulla vieta comunque di impiegarlo anche per altri generi fotografici, come la fotografia sportiva o addirittura la paesaggistica, per isolare dettagli in lontananza e giocare con la compressione dei piani tipica delle lunghe focali.

La qualità d’immagine offerta si dimostra elevatissima e persino a tutta apertura l’obiettivo può essere tranquillamente utilizzato anche in un contesto evoluto, sfornando sempre risultati di altissimo livello.

Meno entusiasmante è forse la qualità costruttiva generale: benché non appaia eccessivamente fragile, il Sigma 100-400 si colloca da questo punto di vista ben al di sotto delle opzioni di fascia alta.

Altro punto sul quale l’obiettivo non brilla sono le prestazioni dell’autofocus, talvolta non esattamente fulmineo, per quanto sicuramente sufficienti per la maggior parte delle applicazioni.

Nulla da dire, invece, sul lavoro svolto dallo stabilizzatore d’immagine integrato, che apporta un contributo significativo quando si lavora a focali così spinte.

Un aspetto da non sottovalutare, riguardo questo obiettivo, è la sua eccellente compattezza. I suoi 1.160 grammi appaiono come un mezzo miracolo, in rapporto alla portate ed alla qualità ottica. Questo significa che potrete portare con voi questo super-tele praticamente in qualsiasi occasione e cimentarvi in sessioni prolungate di riprese a mano libera senza eccessivi sforzi.

A conti fatti, pensiamo che questo Sigma sia il miglior teleobiettivo per reflex Nikon, fra quelli che toccano la soglia dei 400mm, sia per i principianti che per gli appassionati più esperti. A meno che i piccoli difetti che abbiamo menzionato non siano per voi determinanti, questa è l’ottica che vi suggeriamo di acquistare.


Nikon AF-S 80-400mm f/4,5-5,6 G ED VR

Rimaniamo sullo stesso genere e parliamo adesso del Nikkor 80-400mm, un eccezionale supertele di fascia medio-alta. Rispetto al Sigma visto poc’anzi, l’escursione focale è lievemente superiore sul versante più corto, ma gli ambiti di utilizzo rimangono comunque simili.

immagine Nikon AF-S 80-400mm f/4,5-5,6 G ED VR

Anche questo obiettivo nasce per la caccia fotografica e rappresenta una delle opzioni predilette, in associazione a questo genere, fra i fotoamatori evoluti. Se usato su reflex DX, l’obiettivo si comporterà come un 120-600mm equivalente ed offrirà una portata apparente ancora superiore.

Rispetto al Sigma 100-400mm visto poc’anzi, la qualità d’immagine rimane pressoché identica e quindi su un livello eccezionale, soprattutto considerando la notevole portata dell’ottica. Per prestazioni ancora superiori, da questo punto di vista, bisognerebbe ricorrere ai costosissimi teleobiettivi a focale fissa.

Alla focale massima, il Nikkor appare un po’ più luminoso (f/5,6 vs f/6,3), benché il piccolo vantaggio di 1/3 di stop appaia quasi trascurabile. Laddove l’obiettivo supera l’alternativa proposta da Sigma è piuttosto riguardo le prestazioni dell’autofocus, in linea con quelle delle ottiche di fascia alta. Non sarà dunque un problema mettere a fuoco e immortalare soggetti in movimento anche nel caso di scene caotiche.

In alcune applicazioni, le performance dell’autofocus possono d’altronde fare la differenza fra un’ottica adatta ad un utilizzo professionale ed una da relegare ad un ambito prettamente amatoriale.

Altro punto a favore dell’obiettivo è la sua eccellente qualità costruttiva, aspetto che, riguardo al Sigma, avevamo segnalato fra quelli meno convincenti. Il Nikkor 80-400mm è tropicalizzato e può dunque essere impiegato anche in caso di pioggia o condizioni atmosferiche sfavorevoli.

Proprio in virtù della sua migliore costruzione, il Nikkor appare più impegnativo sul piano della trasportabilità. Ad ogni modo, con i suoi circa 1.500 grammi di peso, può ancora essere impiegato a mano libera senza eccessive preoccupazioni.

In definitiva, suggeriamo questo obiettivo a chi, su questo range di focali, pretende prestazioni elevatissime anche sul piano della reattività e della solidità. Se invece prediligete il rapporto qualità prezzo, il Sigma 100-400mm visto prima (che costa poco più di un terzo) appare indubbiamente una scelta più adeguata.


Nikon AF-S 200-500mm f/5,6 E ED VR

Proseguiamo nella nostra comparativa dei migliori teleobiettivi Nikon facendo un passo in avanti sul piano della focale. Il Nikkor 200-500mm è un’ottica che si adatta alle esigenze sia dei semplici appassionati che dei fotografi già esperti.

immagine Nikon AF-S 200-500mm f/5,6 E ED VR

Anche questo obiettivo è compatibile sia con reflex FX che DX e su queste ultime offre una focale compresa fra i 300 ed i 750mm equivalenti. Lo sbocco più coerente con una simile portata è, ancora una volta, la fotografia naturalistica, ed in particolare la ripresa di uccelli ed animali nel loro habitat.

L’obiettivo è contraddistinto da una qualità ottica molto elevata, evidente già a tutta apertura. L’incisività dei dettagli, in situazioni critiche, non eguaglia forse quella degli zoom più moderati e degli obiettivi di fascia alta, ma rimane comunque più che soddisfacente.

Le performance dell’autofocus sono sufficienti per la maggior parte delle situazioni, ma non ci troviamo di fronte all’infallibilità che contraddistingue invece le ottiche prettamente professionali. Non si potrebbe invece chiedere nulla di più allo strepitoso stabilizzatore d’immagine incorporato, che apporta un guadagno di ben 4,5 stop.

L’aspetto che fa trapelare la natura relativamente economica dell’obiettivo è la sua qualità costruttiva, molto lontana da quella delle ottiche top di gamma. Il Nikkor 200-500mm non è infatti tropicalizzato e fa largo impiego di plastica. Nonostante questo, l’ottica presenta un peso non indifferente di poco superiore ai 2Kg, che potrebbe rendere un po’ faticoso l’utilizzo a mano libera, per chi non è abituato a simili cannoni.

Ad ogni modo, questo Nikkor rimane una delle opzioni più interessanti presenti sul mercato per obbiettivi di questo tipo. Anche in virtù di un prezzo interessantissimo, ne consigliamo l’acquisto a tutti gli appassionati che vogliono divertirsi coi 500mm senza un esborso eccessivo.


Sigma 150-600mm f/5-6,3 DG OS HSM (C)

La nostra guida continua con il teleobiettivo per Nikon più spinto fra quelli che abbiamo selezionato per voi: il Sigma 150-600mm C.

immagine Sigma 150-600mm f/5-6,3 DG OS HSM Contemporary

L’obiettivo può essere utilizzato sia su reflex FX (sensore full frame) sia DX (sensore APS-C) e, su queste ultime, permette addirittura di toccare i 900mm equivalenti. Proprio in ragione dell’eccezionale rapporto fra focale e prezzo di vendita, il Sigma 150-600 è presente in molte delle nostre guide all’acquisto, anche relative a fotocamere di altre marche.

Una portata simile permette di preservare una distanza elevatissima, ricavando comunque un notevole ingrandimento di animali selvatici e di altri soggetti altrimenti inarrivabili (la luna, ad esempio). Un buon autofocus consente di adattarsi anche alle scene caratterizzate da rapidi movimenti, come nel caso delle riprese sportive o di uccelli in volo.

La qualità ottica che contraddistingue l’obiettivo è molto elevata seppure, soprattutto a tutta apertura ed alle focali più spinte, si collochi una spanna al di sotto degli altri super-tele inseriti in questa guida. Ad ogni modo, chiudendo ad f/8 si possono ottenere risultati più che soddisfacenti anche in ambito avanzato ed a conti fatti, pensiamo non si potesse chiedere di più per un obiettivo di questo tipo ad un prezzo così contenuto.

Lo stabilizzatore d’immagine integrato svolge un lavoro impeccabile e permette di portare a casa scatti perfettamente nitidi anche ricorrendo alle focali più spinte e scattando a mano libera.

La qualità costruttiva rappresenta anche in questo caso l’aspetto meno convincente dell’obiettivo, ma d’altro canto, volendo mantenere bassi i costi di produzione, è meglio che si sia risparmiato sulla costruzione che non sulla resa ottica.

Rimanendo (di poco) sotto i 2Kg, il Sigma 150-600mm presenta un peso ancora compatibile con le riprese a mano libera, sia pure con qualche sforzo. Realizzare obiettivi di questo calibro ancora più leggeri sarebbe d’altronde molto complesso, se non ricorrendo a diaframmi microscopici (il riferimento è ad alcune recenti proposte di Canon).

Nel complesso, pensiamo che anche in questo caso Sigma offra una lente dalle caratteristiche straordinarie, che permette anche ai semplici appassionati di arrivare ad una focale elevatissima, senza investire un budget troppo impegnativo e mantenendo un livello qualitativo degno di nota.


Nikon AF-S 70-200 f/2,8E FL ED VR

L’ultimo modello che abbiamo inserito nella sezione di questa guida dedicata ai teleobiettivi per reflex rappresenta anche l’opzione più professionale; stiamo parlando del Nikkor 70-200mm f/2,8.

immagine Nikon AF-S 70-200mm f/2,8E FL ED VR

L’obiettivo è pensato soprattutto per essere associato alle reflex full frame ma è perfettamente compatibile anche con le reflex DX, sulle quali si comporta come un 105-300mm equivalente. La portata non è quindi paragonabile a quella proposta dagli ultimi super-tele che abbiamo analizzato e cambiano di conseguenza i generi fotografici di riferimento.

L’obiettivo non è infatti adatto alle riprese dalla lunghissima distanza, per quanto, in alcune situazioni, la focale a disposizione possa essere sufficiente per scatti naturalistici di animali ed uccelli.

In mano ai professionisti, l’ottica si rivela estremamente versatile durante matrimoni, cerimonie ed eventi vari. Grazie soprattutto ad uno strabiliante motore AF, l’obiettivo è perfetto per la fotografia sportiva e le riprese di scene dinamiche dalla media distanza.

La massima apertura di diaframma molto ampia, fissa su f/2,8 per l’intero range di focali, unita ad un bokeh fiabesco nelle aree fuori fuoco, rende inoltre l’obiettivo una buona scelta per i ritratti fotografici, genere perfettamente coerente con il range di focali proposto.

La qualità d’immagine rasenta la perfezione in qualsiasi circostanza, anche a tutta apertura ed in ogni area del fotogramma, tanto che anche applicando moltiplicatori di focale il livello di dettaglio rimane elevatissimo. Da questo punto di vista, sarebbe davvero difficile trovare obiettivi dalle prestazioni superiori, se non ricorrendo ad alcuni fissi di fascia altissima.

Da sottolineare l’efficienza dello stabilizzatore d’immagine incorporato, rivisto rispetto alla versione precedente, ed in grado di compensare fino a ben 4 stop di diaframmi, così da garantire scatti perfettamente nitidi anche con tempi di posa relativamente lenti.

Un’ottica, insomma, che possiamo considerare uno dei migliori obiettivi Nikon di tutti i tempi, concepita per offrire la massima affidabilità ed in grado di stupire anche chi è non è nuovo alle lenti premium: la scelta perfetta per professionisti e fotoamatori molto evoluti.


Migliori Teleobiettivi Nikon per Mirrorless

Conclusa la parte della guida dedicata alle ottiche per reflex, in questa sezione ci occuperemo dei migliori teleobiettivi Nikon per fotocamere mirrorless, ossia per le macchine di ultima generazione dotate di attacco Nikon Z.

Nikon Z DX 50-250mm f/4,5-6,3 VR

Il primo modello che abbiamo inserito in questa sezione è il Nikkor Z DX 50-250mm, un obiettivo specifico per le mirrorless APS-C (non adatto dunque alle FX) che, considerando quindi l’inevitabile crop factor, si comporta come un 75-375mm equivalente.

immagine Nikon Z DX 50-250mm f/4,5-6,3 VR

La portata eccezionale dei supertele visti precedentemente è dunque lontana, ma il range di focali proposto consente comunque di approcciarsi ad una lunga serie di soggetti. I 250mm massimi, considerando che stiamo parlando di DX, possono risultare sufficienti, in molti casi, per la ripresa di animali in natura ed altri soggetti che richiedono di mantenere una distanza di sicurezza.

Mettendo a fuoco sulla distanza minima si può inoltre ricavare un buon rapporto di riproduzione di 0,25x. Ciò torna utile per la ripresa di piccoli soggetti, benché non stiamo parlando di un obiettivo macro vero e proprio.

La qualità d’immagine offerta non si discosta molto da quella tipica degli obiettivi di fascia medio-bassa. Il livello di dettaglio raggiunto è sicuramente sufficiente per un utilizzo amatoriale dell’obiettivo (che in fin dei conti nasce proprio per questo) ma è molto lontano da quello delle ottiche di fascia alta.

Delude un po’ anche la luminosità dell’obiettivo, con una massima apertura di diaframma compresa fra f/4,5 ed f/6,3 a seconda della focale. Ciò è comunque in buona parte compensato da un ottimo stabilizzatore d’immagine integrato, che apporta un guadagno equivalente a 5 stop di tempi.

Anche dal punto di vista della qualità costruttiva l’obiettivo non tradisce la sua natura economica, con un ampio utilizzo di plastica che gli conferisce un aspetto decisamente cheap.

Uno dei punti di forza dell’obiettivo è sicuramente la sua compattezza: Il Nikkor Z 50-250mm pensa infatti soltanto 400 grammi e, grazie anche ad un sistema di ritrazione, è lungo appena 11cm.


Tamron 70-300mm f/4,5-6,3 Di III RXD

Proseguiamo nella nostra comparativa dei migliori teleobiettivi per mirrorless Nikon con il Tamron 70-300mm f/4,5-6,3 : un’ottica anch’essa di fascia relativamente economica ma che in generale si colloca un gradino al di sopra del modello appena descritto.

immagine Tamron 70-300mm f/4,5-6,3 Di III RXD

Iniziamo col dire che, a differenza del Nikkor 50-250, questo Tamron è perfettamente compatibile con tutte le mirrorless Nikon Z, sia quelle dotate di sensore full frame (FX) che APS-C (DX). Su queste ultime, in virtù del fattore di moltiplicazione, la focale equivalente passa a 105-450mm.

Focali così elevate consentono di mantenere un’opportuna distanza quando si inquadrano soggetti distanti e non avvicinabili, ricavando comunque un buon ingrandimento. Pertanto, l’obiettivo ben si presta alla ripresa di uccelli ed animali selvatici, come anche di piccoli dettagli paesaggistici in lontananza.

Punto di forza di questo modello, soprattutto per chi intende portarlo con sé durante escursioni nella natura, è indubbiamente la compattezza: il Tamron 70-300 pesa infatti poco più di mezzo chilo ed è lungo appena 15 centimetri, comportando un ingombro davvero minimo se visto in rapporto alla portata.

La qualità d’immagine offerta, benché inferiore rispetto a quella delle opzioni più professionali, appare sicuramente adatta ad un utilizzo amatoriale e comunque apprezzabile scattando in condizioni ottimali (diaframmi e focali intermedi), con un lieve calo di nitidezza solo oltre i 200mm.

Per quel che riguarda le prestazioni dell’autofocus l’obiettivo sembra soffrire eccessivamente anche in situazioni non particolarmente complesse, il che potrebbe rappresentare un ostacolo per le riprese in ambito naturalistico o comunque per soggetti particolarmente dinamici.

Altra pecca dell’obiettivo, se così vogliamo definirla, è l’assenza dello stabilizzatore d’immagine. Ciò non rappresenta ovviamente un problema per chi ha un corpo macchina già stabilizzato (la maggior parte delle attuali mirrorless Nikon lo sono) ma per chi magari possiede una fotocamera entry-level ciò potrebbe costituire un ostacolo, soprattutto negli scatti eseguiti con poca luce.

Al netto di questi punti migliorabili, reputiamo comunque il Tamron 70-300 una scelta più che dignitosa per chi, magari senza aspirazioni prettamente professionali, desidera un teleobiettivo poco impegnativo in grado comunque di fronteggiare una vasta gamma di situazioni e di offrire potenzialmente scatti di elevata qualità.


Nikon Z 70-200mm f/2,8 VR S

Occupiamoci adesso di un’ottica molto diversa, dalle caratteristiche (e dal prezzo) prettamente professionali: il Nikkor Z 70-200mm f/2,8.

immagine Nikon Z 70-200mm f/2,8 VR S

Il taglio 70-200 è molto comune per gli zoom tele e non sorprende quindi che questo Nikkor sia stato uno di primi teleobiettivi professionali proposti dall’azienda per il proprio sistema di mirrorless ad attacco Nikon Z.

Teoricamente, l’obiettivo è perfettamente compatibile anche con le mirrorless DX, sulle quali diventerebbe un 105-300mm equivalenti, ma si tratta inequivocabilmente di un’ottica concepita per lavorare con fotocamere di fascia alta, a pieno formato.

I campi di applicazione rimangono quelli tipici dei teleobiettivi non eccezionalmente spinti: scorci paesaggistici, fotografia sportiva (a seconda della situazione) e ripresa di animali in libertà, con l’eventuale associazione ai moltiplicatori di focale di ultima generazione proposti da Nikon.

Grazie alla sua qualità ineccepibile sotto ogni punto di vista, l’obiettivo si presta bene alla ripresa di matrimoni e cerimonie varie, in un contesto puramente professionale.

In virtù di una spiccata luminosità e dello splendido bokeh offerto dall’ottica, pensiamo che questo 70-200 trovi però, soprattutto, applicazione nei ritratti. Per questo genere, l’obiettivo rischia davvero di reggere il confronto con un intero set di lenti a focale fissa.

La resa ottica è estrema: anche scattando alla massima apertura di diaframma sui sensori più esigenti, il livello di dettaglio raggiunto è semplicemente impeccabile. Sarebbe davvero difficile trovare qualche difetto, anche scandagliando l’immagine da angolo ad angolo.

Da questo punto di vista, il Nikkor riesce a superare perfino il 70-200mm per reflex che abbiamo visto in precedenza, a sua volta caratterizzato da un livello qualitativo superbo.

Con un peso di circa 1400 grammi, il Nikkor Z 70-200 f/2,8 non può certamente definirsi un’ottica leggera. Tuttavia, in rapporto ad una tale qualità – sia ottica che costruttiva – pensiamo che anche il suo peso sia del tutto ragionevole.

Nikon Z 70-200mm f/2,8 VR S

Nikon Z 70-200mm f/2,8 VR S

  • Prestazioni ottiche superiori e gamma focale versatile
  • Apertura ampia f/2,8 e stabilizzazione VR per risultati straordinari
  • Design ottimizzato per le fotocamere Z per scatti di livello superiore

Nikon Z 100-400mm f/4,5-5,6 VR S

La nostra guida ai migliori teleobiettivi Nikon si chiude con il modello più professionale in assoluto, fra quelli selezionati, nonché uno degli zoom di fascia più alta oggi presenti sul mercato: il Nikon Z 100-400mm f/4,5-5,6 VR S.

immagine Nikon Z 100-400mm f/4,5-5,6 VR S

Questo obiettivo può essere abbinato sia a mirrorless FX, con sensore full frame, che a mirrorless DX, dotate di sensore APS-C, e su queste ultime fornirà una focale di 150-600mm equivalenti.

Per quanto adattabile ad una lunga serie di ambiti fotografici, il Nikon Z 100-400 è particolarmente votato alla fotografia sportiva ed alla caccia fotografica, grazie sia al range di focali proposto, perfettamente coerente con tali generi, sia ad un autofocus estremamente performante.

La qualità d’immagine offerta appare impeccabile anche a tutta apertura e per l’intera escursione focale, preservando un livello di dettaglio eccellente anche abbinando il teleconverter da 1.4x.

L’associazione ai moltiplicatori di focale è peraltro una pratica molto comune fra i possessori dell’obiettivo, e permette di ampliarne ulteriormente l’utilizzo. Persino abbinando il TC 2x, l’ottica rimane comunque perfettamente utilizzabile anche in contesti molto avanzati, sia pure perdendo qualche punto sul piano dell’incisività dei dettagli.

Impeccabile appare anche la qualità costruttiva, con un corpo completamente tropicalizzato che restituisce un’ottima sensazione di solidità. Nonostante questo, l’obiettivo mantiene un peso più che ragionevole, che si attesta su 1335 grammi e che ne rende possibile l’impiego a mano libera anche per sessioni prolungate.

Come c’era da aspettarsi, questo straordinario teleobiettivo è altresì dotato di un efficiente stabilizzatore d’immagine incorporato, in grado di compensare fino a ben 5,5 stop in termini di tempi e di lavorare in sinergia con l’eventuale stabilizzatore del corpo macchina.

Un’opzione insomma dedicata a professionisti e fotografi molto esperti, che pretendono uno degli strumenti più avanzati proposti oggi da Nikon in questo ambito.


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