Benvenuti nella nostra guida ai migliori obiettivi macro Sony, nella quale metteremo a confronto le principali ottiche oggi in commercio adatte alla macrofotgrafia ed ai close-up.
Nella fattispecie, ci concentreremo sui modelli per macchine fotografiche di tipo mirrorless (non ci occuperemo dunque delle reflex) ed includeremo sia obiettivi macro prodotti da Sony stessa che da altri marchi, ma aventi attacco E-Mount e compatibili quindi con le fotocamere dell’azienda giapponese.
Migliori Obiettivi Macro per Sony:
Cos’è un obiettivo Macro e a Cosa Serve
Degli obiettivi macro esistono – non una – bensì due definizioni, a seconda che ci si focalizzi sulle proprietà ottiche o sugli ambiti di utilizzo.
Da un punto di vista strettamente tecnico, un obiettivo macro è un’ottica fotografica in grado di mettere a fuoco un’area avente diagonale pari o inferiore a quella del sensore.
Nel linguaggio comune, tuttavia, con l’espressione obiettivi macro ci si riferisce in generale alle ottiche che permettono di fotografare farfalle ed altri soggetti di dimensioni simili, catturandone anche i più piccoli dettagli.
Qualunque sia la definizione che ritenete più calzante, in questa guida vi presenteremo diversi modelli che possano andare incontro alle vostre esigenze.
Ad ogni modo, prima di passare alle recensioni dei migliori obiettivi macro per Sony, riteniamo doveroso fare un po’ di chiarezza su questo tipo di prodotti e sulle loro caratteristiche, ma anche sulla macrofotografia in termini generali.
Il Rapporto di Riproduzione (“di Quanto” si potrà ingrandire?)
Una cosa è dunque chiara a tutti: un obiettivo macro è un’ottica che permette di ottenere un notevole ingrandimento del soggetto ripreso. Meno certezze ci sono riguardo la quantificazione di questo ingrandimento rispetto agli obiettivi tradizionali.
Scattando con un obiettivo generico, l’ingrandimento raggiungibile del soggetto fotografato è limitato dalla minima distanza di messa a fuoco in rapporto alla focale.
Prendiamo per esempio un comune Sony FE 50mm f/1,8, che è un ottimo obiettivo da ritratto ma possiede scarse capacità macro. Consultandone la scheda tecnica, scopriamo che la sua minima distanza di messa a fuoco è pari a 45cm: più di tanto non potremo avvicinarci al nostro soggetto e, dunque, ingrandirlo.
Se invece prendiamo in considerazione un altro obiettivo, il Sony FE 50mm f/2.8 Macro, che propone la stessa focale, scopriamo che la minima distanza di messa a fuoco scende ad appena 16 centimetri. La versione macro permette insomma di avvicinarsi maggiormente al soggetto, rispetto a quella non-macro e, di conseguenza, ottenerne un ingrandimento molto più spinto.
La capacità di ingrandimento di un obiettivo (che sia macro o meno) dipende dunque, essenzialmente, dal rapporto fra la su focale e la sua distanza minima di messa a fuoco. Per quantificare questo parametro si ricorre al concetto di rapporto di riproduzione, ossia al rapporto fra l’area più piccola che sarà possibile mettere a fuoco e le dimensioni del sensore della fotocamera.
Gli obiettivi macro propriamente detti sono quelli che raggiungono quantomeno un rapporto di riproduzione di 1:1, definito anche ingrandimento naturale.
I sensori delle mirrorless Sony full frame hanno dimensioni pari 24 x 36mm e quindi, scattando con un obiettivo macro, sarebbe possibile riempire l’inquadratura con un rettangolino avente le medesime dimensioni.
Il rapporto di riproduzione è una caratteristica piuttosto rilevante per un obiettivo fotografico e viene anch’essa, normalmente, inserita nella scheda di ogni modello sotto forma di frazione o di rapporto (1:1 o 1x).
Se prendiamo nuovamente in considerazione la scheda tecnica dei due obiettivi menzionati poc’anzi, scopriamo che il 50mm macro presenta un rapporto di riproduzione di 1:1 (per l’appunto…) mentre il non-macro si ferma ad appena 0,14x.
Farfalle, Insetti e Fiori…
Fatte queste precisazioni (che potete anche approfondire leggendo questo articolo), analizziamo la questione dal secondo punto di vista, quello che chiama in causa l’ambito di utilizzo mettendo invece da parte le questioni più tecniche.
Se siete alla ricerca del vostro primo obiettivo macro Sony è probabile che stiate cercando uno strumento adatto alle foto ravvicinate di farfalle, ragni, fiori, gioielli ed altri piccoli soggetti, ma che non reputiate essenziale un ingrandimento così spinto.
Anche obiettivi non strettamente macro, che si fermano magari a rapporti di riproduzione di 1:3 o 1:4, permettono comunque di catturare una grande quantità di dettagli nei soggetti di piccole dimensioni.
La maggior parte degli scatti che ritraggono insetti, fiori e piccoli animali che si possono ammirare nelle gallerie dei siti di fotografia, in effetti, presentano ingrandimenti molto più contenuti rispetto alla soglia dell’1:1.
Per tale motivo, in questa guida, oltre ad inserire obiettivi macro Sony propriamente detti, abbiamo incluso anche alcuni obiettivi che – pur non essendolo – possono comunque rappresentare una validissima opzione per scatti di questo genere.
Paradossalmente, come vedremo, alcuni teleobiettivi dal buon rapporto di riproduzione si rivelano più adatti allo scopo di molti obiettivi macro veri e propri. Il motivo? Poc’anzi abbiamo indicato che la minima distanza di messa a fuoco del Sony FE 50mm Macro (dalla quale si dovrebbe scattare per ricavare l’ingrandimento massimo) è pari a 16cm.
È ovvio che, ben prima di potersi avvicinare ad una simile distanza, la farfalla che intendevamo riprendere sarà già volata via spaventata!
I teleobiettivi non-macro che menzioneremo in questa guida, si fermano magari ad ingrandimenti inferiori, ma permettono di mantenere una distanza di ripresa più consona a questo genere di soggetti. Inoltre, il loro angolo di ripresa contenuto consente di isolare maggiormente il soggetto dallo sfondo, effetto molto gradito nella macrofotografia.
Va infine sottolineato come gli obiettivi macro propriamente detti sono di solito utilizzabili per pochi altri ambiti, al di là della macrofotografia (tipicamente i ritratti), laddove un teleobiettivo potrà garantirvi un’eccezionale versatilità, permettendovi di cimentarvi anche nella fotografia sportiva e nella caccia fotografica, giusto per citare un paio di esempi.
Nelle schede degli obiettivi che vi proporremo più avanti dedicheremo ampio spazio sia alle capacità macro di ogni specifico modello, sia ai suoi ulteriori ambiti di utilizzo.
Compatibilità fra Obiettivi Macro e Fotocamere Sony
Altro aspetto sul quale vogliamo soffermarci, prima di analizzare i migliori obiettivi macro Sony del momento, riguarda la compatibilità di queste ottiche con le fotocamere oggi proposte dall’azienda.
Come già precisato in apertura, in questo articolo non ci occuperemo degli obiettivi per reflex, dato che questo sistema di fotocamere è stato ormai abbandonato da Sony, ma esclusivamente delle ottiche per mirrorless.
All’interno del sistema mirrorless, l’azienda propone sia macchine fotografiche full frame (alle quali negli ultimi anni ha dedicato molto più impegno), sia fotocamere con sensore APS-C.
Tutti gli obiettivi che passeremo in rassegna possono essere associati senza alcun problema alle fotocamere APS-C, tenendo conto che la loro focale apparirà moltiplicata di 1.5x a causa del crop factor. Da notare che in questo caso anche l’ingrandimento raggiungibile sarà del 50% superiore, proprio in virtù del ritaglio che caratterizza questi sensori.
Anche se possedete una fotocamera full frame potrete impiegare uno qualsiasi degli obiettivi che passeremo in rassegna. Tuttavia, alcuni modelli (che saranno chiaramente evidenziati) sono ottimizzati per fotocamere APS-C e la loro associazione a full frame sarebbe sconsigliata.
Sony FE 50mm f/2,8 Macro
Entriamo nel vivo della nostra guida con il Sony FE 50mm f/2,8 Macro, un’ottica che può essere utilizzata sia su mirrorless full frame che APS-C, fornendo su queste ultime una focale equivalente di 75mm.
Con un prezzo non bassissimo, ma comunque accessibile anche ai semplici appassionati, questo modello potrebbe essere considerato la scelta più naturale per chi sta iniziando ad approcciarsi alla macrofotografia.
Tuttavia, a questo proposito, dobbiamo fare un appunto, riprendendo quanto già accennato nella parte introduttiva dell’articolo.
A causa della focale relativamente corta, il Sony FE 50mm Macro raggiunge il rapporto di riproduzione 1:1 alla distanza di appena 16cm dal sensore (e quindi meno di 10 dalla lente frontale).
Pertanto, difficilmente si potrebbe sfruttare l’obiettivo per la ripresa di insetti, farfalle ed altri animali, che se avvicinati a tal punto si allontanerebbero. Se vi interessano soprattutto soggetti di questo tipo, il consiglio è di orientarvi su obiettivi dalla focale più lunga, come i prossimi due modelli che analizzeremo.
L’obiettivo costituisce invece una scelta eccellente per fotografare fiori, gioielli, piccoli oggetti e dettagli di vario tipo (a condizione che siano “fermi”). Non solo: la focale a disposizione (sia su full frame che su APS-C) associata all’ampia apertura di diaframma di f/2,8 lo rendono perfetto per i ritratti fotografici, altro importante ambito di utilizzo di quest’ottica, nonché per stil life e food photography.
In questi campi, il Sony FE 50mm f/2,8 Macro rappresenta un significativo passo in avanti rispetto alle ottiche fornite in kit con le fotocamere, un po’ da qualsiasi punto di vista.
La qualità d’immagine appare infatti eccellente già alla massima apertura, con immagini nitide e dettagliate anche se osservate a piena risoluzione, impreziosite da un piacevolissimo sfocato di sfondo e quasi del tutto prive di aberrazioni cromatiche ed altri difetti ottici.
Non possiamo non sottolineare la costruzione solida e curatissima dell’obiettivo che, essendo tropicalizzato, può essere impiegato anche in condizioni climatiche sfavorevoli (pioggia, umidità, polvere…).
Un possibile punto debole riguarda invece l’autofocus, forse non particolarmente efficiente nelle situazioni più complesse. Va comunque detto che per i campi di applicazione dell’obiettivo (come dicevamo, pensato soprattutto per soggetti statici), una messa a fuoco impeccabile non è poi un requisito essenziale.
- Perfetto per catturare ogni dettaglio
- Compatto e leggero
- Ampia apertura focale
Sony FE 70-300mm f/4,5-5,6 G OSS
La nostra guida ai migliori obiettivi macro Sony prosegue con il Sony FE 70-300mm f/4,5-5,6 OSS.
Benché questo modello sia perfettamente compatibile anche con le mirrorless APS-C, noi lo consigliamo soprattutto a chi possiede una fotocamera full frame. Esiste infatti un obiettivo dalle caratteristiche molto simili (il prossimo che vedremo) concepito ed ottimizzato per macchine APS-C, che rappresenterebbe in questo caso un’opzione preferibile.
Questo apprezzatissimo teleobiettivo non è un’ottica macro a tutti gli effetti, poiché si ferma al rapporto di riproduzione di 0,31x e non di 1x. Ad ogni modo, alla sua minima distanza di messa a fuoco, pari a 90cm, permette comunque di ricavare degli interessantissimi ingrandimenti dei soggetti tipicamente associati alla macrofotografia.
Da sottolineare come in questo caso si riesca a preservare una distanza di lavoro notevole, che permette di cimentarsi anche nella ripresa di soggetti animati, riducendo il rischio che scappino via.
Il Sony FE 70-300mm f/4,5-5,6 OSS, che non a caso abbiamo anche incluso nella nostra guida ai migliori teleobiettivi Sony, permette di raggiungere una qualità d’immagine elevatissima in qualsiasi circostanza, il che significa, fra l’altro, che sarà possibile ritagliare ulteriormente l’immagine senza troppi patemi (per ingrandimenti ancora più spinti).
Lo stabilizzatore d’immagine incorporato può rappresentare un valido alleato negli scatti eseguiti a mano libera, per scongiurare il rischio di mosso ed assicurarsi un maggiore livello di nitidezza.
Soggetti macro a parte, il Sony FE 70-300 può essere impiegato con soddisfazione in tutti quei casi in cui vogliamo fotografare soggetti distanti e non avvicinabili.
Alcune possibili applicazioni sono la fotografia sportiva e la ripresa di uccelli o di altri animali in libertà, ambiti per i quali d’altronde l’ottica è stata principalmente concepita. Inoltre, si potrà sfruttare il caratteristico appiattimento dei piani tipico delle lunghe focali per ricavare interessanti prospettive nella fotografia paesaggistica.
Insomma: un’ottica estremamente versatile, che pur non nascendo per questo genere vi permetterà di sbizzarrirvi nelle foto macro, oltre che in una moltitudine di altri campi.
- Ampio Zoom 70 300mm
- Lenti con trattamento antiriflesso
- Compensazione delle Vibrazioni OSS
Sony E 70-350mm f/4,5-6,3 G OSS
Il Sony E 70-350mm f/4,5-6,3 G OSS, come anticipato, è un obiettivo dalle caratteristiche simili al modello che abbiamo appena finito di descrivervi, ma adatto soprattutto a fotocamere con sensore APS-C.
La sua associazione a macchine full frame, benché tecnicamente possibile, è sconsigliata e se possedete una fotocamera di questo tipo vi suggeriamo piuttosto di orientarvi sull’ottica vista poc’anzi.
Proprio la circostanza che l’obiettivo sarà sempre usato su sensori ridotti, si traduce in una sua moltiplicazione della focale di 1.5x, in ragione del fattore di crop, il che significa che stiamo parlando di un 105-525mm equivalente.
Il rapporto di riproduzione raggiunto è di circa 1:4 (o 0,23x se preferite) e le capacità macro appaiono dunque notevoli, seppure non spiccate quanto quelle degli altri modelli che vi stiamo raccontando.
Da sottolineare che, proprio in virtù della focale molto spinta, sarà possibile ottenere ingrandimenti significativi pur mantenendo una discreta distanza dal soggetto. La minima distanza di messa a fuoco si attesta infatti su ben 1,5 metri. Come abbiamo già fatto presente, ciò è importante nel caso in cui si volessero fotografare soggetti animati senza infastidirli.
Come il 70-300 visto poc’anzi, anche (ed a maggior ragione) il Sony E 70-350mm è un obiettivo molto versatile, che si presta ad un’ampia gamma di situazioni e soggetti differenti.
Oltre che per la macrofotografia, l’ottica viene utilizzata con soddisfazione in tutti gli ambiti di competenza dei teleobiettivi, come la caccia fotografia, la fotografia sportiva, o le foto alla luna, giusto per fare qualche esempio.
Una qualità d’immagine molto elevata lascia aperta la possibilità di eseguire crop relativamente spinti e si presta in generale anche ad un utilizzo semi-professionale.
Non manca un efficiente stabilizzatore d’immagine incorporato, che compensando le vibrazioni generate in fase di scatto contribuisce a migliorare la nitidezza delle fotografie.
In conclusione, suggeriamo questo modello a tutti i possessori di macchine APS-C in cerca di un teleobiettivo che possa all’evenienza garantire dei buoni risultati nelle foto ravvicinate, offrendo sempre prestazioni di alto livello.
- Teleobiettivo G con superzoom 5x
- Compatibilità Mirrorless Sony APS-C
- Focale Equivalente fino a 525mm
Sigma 105mm f/2,8 DG DN Macro Art
Contrariamente alle ultime due lenti che abbiamo descritto, il Sigma 105mm f/2,8 Macro Art è un obiettivo macro a tutti gli effetti, che consente di ottenere un rapporto di riproduzione di 1:1 fra l’area a fuoco e le dimensioni del sensore.
In ragione di una focale relativamente lunga, questo rapporto di riproduzione viene raggiungo ad una distanza di 29,5cm dal piano focale.
Rispetto ai due teleobiettivi analizzati in precedenza, l’ingrandimento massimo raggiungibile sarà quindi 3 o 4 volte superiore e permetterà in definitiva di rivelare anche minuscoli dettagli indistinguibili ad occhio nudo.
Ingrandimento a parte, un aspetto sul quale vale la pena soffermarsi riguarda la straordinaria nitidezza che l’ottica riesce a restituire, pregio che accomuna notoriamente tutti i modelli della linea Art di Sigma. In effetti, in qualsiasi circostanza, l’obiettivo sforna immagini dalla qualità impeccabile, con dettagli perfettamente definiti ed una riproduzione fedelissima dei colori.
L’ampia apertura di diaframma di f/2,8 non appare un aspetto particolarmente significativo nel campo della macrofotografia, dato che per questo genere si impiegano normalmente diaframmi ben più chiusi, al fine di ottenere una profondità di campo sufficiente.
Tuttavia, la notevole luminosità dell’ottica ne rende possibile l’utilizzo anche in ambiti differenti, come ad esempio lo still life e, soprattutto, la ritrattistica, per i quali la lunghezza focale in questione calza d’altronde a pennello.
Detto ciò il Sigma 105mm Macro è da considerarsi un obiettivo specialistico, adatto a chi ha effettivamente bisogno di raggiungere ingrandimenti di questo tipo, e non può fare le veci di un’ottica generalista.
Se cercate un modello che possa permettervi di ottenere delle buone macro ma che si adatti anche ad altri generi, i due tele che abbiamo visto prima sono da considerarsi scelte più appropriate.
Al contrario, se volete specializzarvi nel campo della macrofotografia e vi serve un modello su misura per questo scopo, il Sigma 105mm è probabilmente il miglior obiettivo macro per Sony dal quale possiate partire.
- Qualità superiore della Serie ART
- Luminosità Eccellente f/2,8
Sony FE 90mm f/2,8 Macro G OSS
La nostra guida ai migliori obiettivi macro Sony prosegue con il Sony FE 90mm f/2,8 Macro G OSS.
Quest’ottica è in grado di raggiungere un rapporto di riproduzione di 1:1 ad una minima distanza di messa a fuoco pari a 28cm dal piano focale.
La qualità d’immagine è molto elevata già a tutta apertura ed in tutte le aree del fotogramma, dal punto di vista del microcontrasto, dell’incisività dei dettagli e della fedeltà cromatica.
Un eccellente bokeh rende inoltre l’ottica una scelta perfetta per ritratti, fotografia di moda e di prodotti, campi nei quali l’obiettivo può essere impiegato anche in un contesto professionale.
Al contrario del Sigma analizzato in precedenza, il Sony FE 90mm f/2,8 Macro dispone di uno stabilizzatore incorporato, optional che, benché raramente impiegato nella macrofotografia, può sicuramente tornare utile se si pensa di usare l’ottica in altri ambiti.
Curiosamente, per passare dalla modalità di messa a fuoco manuale a quella automatica, non è previsto il classico switch. Per compiere questa operazione è invece necessario spostare avanti ed indietro al ghiera della messa a fuoco, funzionamento tanto insolito quanto apprezzato dai possessori dell’obiettivo.
Altre particolarità del Sony FE 90mm f/2,8 Macro sono la presenza di un pulsante personalizzabile sul barilotto (presente anche su altri modelli della stessa serie) e di un limitatore dell’intervallo di messa a fuoco regolabile su tre diversi range (gamma completa, 0,28m – 0,5m o 0,5m-infinito).
L’obiettivo presenta una costruzione estremamente solida ed è dotato di tropicalizzazione, il che ne rende possibile l’utilizzo anche in caso di pioggia o condizioni ambientali difficili.
Come avrete intuito, l’obiettivo rappresenta un’opzione di fascia alta, che consigliamo soprattutto a chi ha già un po’ di esperienza nel campo della macrofotografia. Di fatto, si tratta della proposta più professionale di Sony per questo genere fotografico.
- Obiettivo Profesisonale Serie G
- Splendido effetto bokeh
- Costruzione Tropicalizzata
Venus Laowa 100mm f/2,8 2X Ultra Macro APO
Il nostro confronto fra i migliori obiettivi macro per Sony si chiude con un’ottica particolarissima: il Venus Laowa 100mm f/2,8 2x Macro APO, modello disponibile anche per Sony E-Mount.
Il principale punto di forza di questo obiettivo lo si può identificare già dal suo nome: quel 2x indica infatti proprio il rapporto di riproduzione che, in questa caso raggiunge addirittura il 2:1.
Alla minima distanza di messa a fuoco, pari a 24cm, potrete dunque riempire l’inquadratura con soggetti aventi dimensioni pari alla metà di quelle del sensore (meno di una moneta da 1 centesimo), mettendo in luce anche dettagli davvero microscopici, come ad esempio gli occhi di un insetto.
A dispetto del notevole rapporto di riproduzione raggiunto, l’obbiettivo offre una qualità d’immagine straordinaria, che non ha nulla da invidiare alle proposte più professionali. Ottima l’incisività dei dettagli e molto piacevole il bokeh, con uno sfocato di sfondo morbido e gradevole.
L’obiettivo non dispone di autofocus, ma ciò non rappresenta un problema per un’ottica specialistica come questa: le riprese macro, soprattutto quelle estreme, avvengono infatti generalmente in manual focus.
Il problema è che anche mettere a fuoco in manuale può risultare tutt’altro che agevole: l’apposita ghiera è infatti eccessivamente sensibile e dotata di una corsa troppo breve. Ciò può rendere talvolta complicato effettuare regolazioni precise, soprattutto agli ingrandimenti più spinti. Per ovviare a questo problema, molti utenti ricorrono ad una slitta micrometrica per gli scatti più ravvicinati.
Le difficoltà di messa a fuoco rappresentano probabilmente l’unica pecca di un modello altrimenti vicino alla perfezione, fra l’altro offerto ad un prezzo che definire onesto sarebbe riduttivo.
Se volete spingervi addirittura al di là dell’ingrandimento naturale 1:1, il Venus Laowa 100mm f/2,8 2x Macro APO è probabilmente il miglior obiettivo macro per Sony che possiate acquistare.
- 100 mm f/2.8 2:1 Macro è il secondo membro della linea macro Laowa 2:1. Presenta una caratteristica apocromatica (APO) che l'aberrazione cromatica sia a 'in-focus' che 'out-of-focus' sia invisibile.
- Questo nuovo obiettivo da 100 mm può coprire le dimensioni del sensore full frame e la messa a fuoco dall'ingrandimento 2:1 all'infinito. L'obiettivo ha una dimensione fisica simile ad altre lenti macro da 100 mm sul mercato, ma la sua gamma di ingrandimento più ampia consente ai fotografi macro di catturare soggetti di qualsiasi dimensione.
- Questo obiettivo f/2.8 da 100 mm può anche concentrarsi sull'infinito e fungere da obiettivo verticale con eccezionale qualità ottica. Solo la versione Canon EF è dotata di un chip CPU e motore per il controllo dell'apertura tramite la fotocamera. Tutti gli altri supporti sono manuali e l'apertura è controllata dall'anello di apertura sull'obiettivo.