migliori mirrorless

Migliori Fotocamere Mirrorless

Benvenuti nella nostra guida all’acquisto delle migliori fotocamere mirrorless, continuamente aggiornata con le ultime novità. Che siate ancora alle prime armi o fotografi già esperti, di seguito troverete tutte le informazioni necessarie per scegliere la vostra nuova macchina fotografica.

Vi forniremo infatti una classifica delle fotocamere mirrorless più popolari fra quelle oggi in commercio, organizzata per fasce di prezzo e con una breve recensione di ogni specifico modello.

Nella parte introduttiva della guida abbiamo invece discusso delle macchine fotografiche di tipo mirrorless in termini generali, spiegando cosa sono, cosa le differenzi dalle altre tipologie di fotocamere e quali siano le caratteristiche più importanti da considerare per sceglierne una.

Pensiamo che chiarire questi punti possa essere molto d’aiuto ai principianti per stabilire con maggiore consapevolezza quale sia la migliore mirrorless per le loro esigenze.

Se conoscete già l’argomento, potete comunque saltare l’introduzione usando il pulsante arancione sopra.

Nel box qui sotto abbiamo anticipato l’elenco delle migliori mirrorless che fanno attualmente parte della selezione: cliccando sul nome di un modello passerete direttamente alla parte ad esso dedicata.

Cosa Sono le Fotocamere Mirrorless e a chi Sono Rivolte

Presenti sul mercato da una quindicina di anni, le mirrorless sono una tipologia di macchine fotografiche relativamente giovane ma che – possiamo ormai affermarlo – ha raggiunto la maturità.

Dopo qualche tentennamento iniziale, la loro diffusione è cresciuta in maniera esponenziale, tanto da aver ormai superato abbondantemente quella delle tradizionali reflex.

fotografia artistica scattata con una mirrorless

Le mirrorless sono in generale fotocamere avanzate, di gran lunga più evolute rispetto ad una semplice compatta o ad uno smartphone, sotto ogni punto di vista.

Ciò non significa che queste macchine fotografiche siano consigliabili soltanto agli utenti già esperti. Al contrario, il mercato delle mirrorless è molto variegato e sono presenti prodotti dalle caratteristiche diverse, adatte ad un target differente.

I prodotti di fascia più bassa, ai quali abbiamo dedicato le prime due sezioni della nostra classifica (migliori mirrorless economiche e amatoriali) sono concepiti proprio per chi non ha ancora nessuna esperienza in fatto di fotografia.

Così come le reflex, anche le mirrorless sono macchine fotografiche ad obiettivo intercambiabile. Questo vuol dire che per poter scattare dovrete procurarvi, oltre alla fotocamera, almeno un obiettivo compatibile.

Nella stragrande maggioranza dei casi, i produttori offrono dei kit che comprendono sia il corpo macchina che un obiettivo standard, al quale nel tempo potrete associarne degli altri in base alle vostre esigenze.

Nelle schede delle fotocamere mirrorless che andremo a descrivere, per quanto riguarda i prodotti amatoriali, i link all’acquisto puntano sempre ai kit di questo tipo. Pensiamo che si tratti della soluzione più idonea, nonché la più economica, per chi si sta avvicinando al mondo della fotografia.

Le Mirrorless e le Altre Tipologie di Fotocamere (Differenze e Punti in Comune)

Le fotocamere mirrorless, dunque, sono perfettamente assimilabili alle reflex, sia per quanto riguarda le potenzialità che il pubblico di riferimento. Qual è allora la differenza fra i due sistemi?

In un primo momento, l’aspetto sul quale più si faceva leva per pubblicizzare la neonata tipologia di macchine fotografiche era la loro compattezza.

Questa maggiore compattezza era (ed è) dovuta all’assenza di alcuni componenti fisici relativamente voluminosi ma indispensabili per il sistema reflex, in particolare il pentaprisma e lo specchio. Ciò spiega anche il nome stesso “mirrorless“, ossia senza specchio.

la panasonic gx9, una mirrorless particolarmente piccola e leggera

In quella fase, l’unica alternativa all’ingombro di una reflex era costituito dalle compatte e dalle bridge. Queste macchine fotografiche (con rare eccezioni) sono però prettamente amatoriali e non adatte, quindi, né ai professionisti né agli appassionati evoluti.

Una mirrorless prometteva invece di offrire tutti i vantaggi di una reflex (qualità d’immagine, obiettivi intercambiabili, controlli manuali…) in un corpo macchina molto più leggero e facilmente trasportabile.

Inizialmente esistevano, in verità, importanti carenze riguardo le  funzionalità più direttamente dipendenti dai componenti ‘asportati‘, ad esempio l’autofocus, disastroso sui primi modelli, ed il mirino, che in assenza del pentaprisma non poteva più essere di tipo ottico.

Queste lacune, sulle quali si è tanto dibattuto, negli anni sono state abbondantemente colmate. Il sistema di autofocus delle mirrorless ha ormai raggiunto e, per alcune applicazioni superato, quello delle reflex, per le quali d’altronde lo sviluppo si è ormai inevitabilmente fermato.

Anche i moderni mirini elettronici delle mirrorless appaiono ormai comodi, nitidissimi e privi di lag (benché ci sarà sempre qualche nostalgico che rimpiangerà i mirini ottici delle reflex).

Quando si è smesso di discutere di questi temi, ci si è resi conto che la maggiore compattezza era solo la punta dell’iceberg fra i vantaggi offerti dalle mirrorless.

L’assenza di specchio e pentaprisma ed il fatto che il processore d’immagine possa analizzare in tempo reale la scena inquadrata, apre la strada ad innumerevoli possibilità.

Già oggi, le mirrorless prevedono funzionalità tecnicamente irrealizzabili sulle reflex, come rilevare automaticamente un occhio umano nell’inquadratura e calcolare la messa a fuoco su di esso, oppure mostrare sul mirino l’anteprima dell’immagine con l’effettiva profondità di campo e le tonalità risultanti in base alle impostazioni di scatto.

In futuro, c’è da scommettere che prenderà sempre più piede, anche sulle mirrorless, la fotografia computazionale, oggi ampiamente impiegata sugli smartphone.

Pensiamo quindi di poter dare oggi un giudizio equilibrato e probabilmente definitivo su queste fotocamere. Le mirrorless sono la più naturale evoluzione delle reflex: macchine fotografiche di concezione moderna che hanno rimpiazzato componenti ormai obsoleti con l’elettronica.

Un sistema banalmente più semplice, che si è rapidamente imposto come punto di riferimento tanto per gli appassionati di fotografia quanto per i professionisti.

Come si Usa una Mirrorless?

Tutte le fotocamere mirrorless, ad esclusione di alcuni modelli prettamente professionali, possono essere utilizzate sia in modalità automatica che in modalità manuale.

fotografia scattata con una macchina fotografica avanzata

La presenza di una modalità automatica torna certamente utile a chi è solo alle prime armi e non conosce ancora le basi della tecnica fotografica. Anche in questo caso, ci si possono aspettare risultati migliori rispetto alle foto scattate con tipologie di macchine prettamente amatoriali, quantomeno dal punto di vista tecnico (livello di dettaglio, nitidezza, profondità…).

Detto ciò, è solo imparando a padroneggiare le modalità di scatto manuali che riuscirete a sfruttare appieno la vostra mirrorless. Qui su ABC Camera troverete numerosi contenuti che possono aiutarvi nell’apprendimento della tecnica fotografica, a cominciare dal nostro corso gratuito di fotografia. Prima, però, bisogna procurarsi la fotocamera…

Le Caratteristiche più Importanti delle Fotocamere Mirrorless

Tanti sono i fattori da tenere in considerazione per scegliere quale mirrorless comprare. In base alle vostre esigenze ed al tipo di foto che fate, alcuni aspetti potrebbero però rivelarsi più rilevanti di altri.

In questa parte della nostra guida all’acquisto vi descriveremo le caratteristiche più importanti da valutare prima di acquistare una fotocamera.

Dimensioni del Sensore

La prima caratteristica da tenere in considerazione (o quantomeno da conoscere) per scegliere la mirrorless da acquistare è probabilmente la dimensione del suo sensore.

Dalla dimensione del sensore dipendono infatti la qualità d’immagine che si potrà ottenere, la focale equivalente degli obiettivi, la tenuta alle alte sensibilità ISO e la possibilità di gestire meglio la profondità di campo.

In generale, maggiori sono le dimensioni del sensore, migliori saranno le prestazioni della mirrorless, quantomeno per quanto riguarda gli aspetti appena menzionati.

A seconda delle loro dimensioni, i sensori digitali corrispondono a determinati standard. In particolare, tra le migliori mirrorless che abbiamo selezionato per voi, troveremo sensori dei seguenti formati:

  • Quattro Terzi (4/3). È il sensore più piccolo ed attualmente quello più usato da Olympus e Panasonic. Le sue ridotte dimensioni dovrebbero riflettersi su quelle complessive della fotocamera, rendendola particolarmente compatta. Anche gli obiettivi pensati per questo sistema sono un po’ più piccoli di quelli per APS-C e full frame. Di contro, la qualità d’immagine è lievemente più bassa rispetto ai sensori di dimensioni maggiori ed è un po’ più difficile ottenere una messa a fuoco selettiva.
  • APS-C. Per molti anni è stato il sensore di riferimento per le fotocamere amatoriali (sia reflex che mirrorless). Ancora oggi, nonostante la contrazione dovuta all’espansione da un lato dei full frame e dall’altro dei 4/3, è quello più diffuso sulle mirrorless entry-level ed amatoriali. Quando associati ad un buon processore e ad obiettivi adeguati, gli APS-C sono in grado di sfornare un’ottima qualità d’immagine, adatta in molti casi anche ad un utilizzo professionale.
  • Full Frame. Le fotocamere che adottano un sensore full frame permettono di ottenere una qualità d’immagine eccezionale e di gestire con maggiore facilità la profondità di campo, ma presentano anche dimensioni maggiori rispetto alle APS-C ed alle 4/3. Il “pieno formato” era un tempo prerogativa dei prodotti strettamente professionali o comunque molto avanzati ed era associato a prezzi proibitivi. Negli ultimi anni, prima nel mondo delle reflex e poi in quello delle mirrorless sono invece state prodotte fotocamere comunque amatoriali ed accessibili ai semplici appassionati con sensori di questo tipo.

la dimensione dei sensori integrati sulle fotocamere mirrorless

Precisiamo, per completezza, che esistono o sono esistite in passato anche alcune mirrorless con sensori ancora più piccoli del 4/3 (il defunto sistema Nikon J) o ancora più grandi del full frame (le medio formato), ma si tratta di casi particolari, dei quali non ci occuperemo in questa guida.

Mirino

Contrariamente alle reflex, non tutte le fotocamere mirrorless dispongono di un mirino. Qualora presente, il mirino è di tipo elettronico (non ottico) e viene indicato con l’acronimo EVF (“Electronic ViewFinder“).

Le mirrorless che ne dispongono sono talvolta dette EVIL (“Electronic Viewfinder Interchangeable Lens” ossia “[fotocamere] con mirino elettronico ed obiettivo intercambiabile”).

Quando si tratta di scegliere una mirrorless, la presenza o meno del mirino è uno dei principali aspetti da valutare.

mirrorless Fujifilm X-T2

Chi è abituato a fotografare con le fotocamere più economiche (o con lo smartphone), potrebbe forse ritenere questo componente superfluo, mentre chi proviene dalle reflex lo reputa spesso irrinunciabile.

In effetti, l’utilità del mirino è piuttosto soggettiva e dipende molto anche dal genere di foto che si fanno. In ogni caso ci sono situazioni nelle quali è oggettivamente complicato inquadrare attraverso il display LCD, ad esempio quando si scatta con focali lunghe o in presenza di molta luce.

Il mirino elettronico non è altro che un piccolo display, ed in quanto tale le sue caratteristiche di base sono la diagonale e, soprattutto, la risoluzione. Alcune fotocamere mirrorless, benché sprovviste di mirino, danno la possibilità di collegarne uno esterno, da acquistare separatamente.

Obiettivi Compatibili

Purtroppo, le fotocamere mirrorless non sono nativamente compatibili con gli obiettivi progettati per le reflex, nemmeno con quelli della stessa casa costruttrice.

Le mirrorless di ogni specifico produttore costituiscono un sistema a sé stante, ed hanno uno specifico attacco, fatti salvi i consorzi Micro 4/3 ed L-Mount. Sono così compatibili solo con gli obiettivi aventi lo stesso attacco e realizzati quindi, appositamente, per il sistema mirrorless di quello specifico produttore.

Trattandosi di un sistema piuttosto recente, gli obiettivi disponibili sono relativamente poco numerosi. La scelta più ampia, come prevedibile, è quella offerta dalle case presenti da più tempo in questo settore, in particolare Sony.

adattatore ftz per usare obiettivi per reflex nikon su mirrorless

Per questo motivo, nel mondo delle mirrorless è ancora molto frequente l’utilizzo di adattatori, i quali permettono di montare anche obiettivi pensati per sistemi diversi (reflex), addirittura di marche differenti.

Sia Canon che Nikon mettono a disposizione un adattatore attraverso il quale è possibile collegare alle loro mirrorless anche gli obiettivi pensati per le reflex.

In alcuni casi, l’adattatore è fornito in kit con la fotocamera, ma anche nel caso doveste acquistarlo separatamente, il suo prezzo è a dir poco onesto.

Va comunque tenuto in considerazione che utilizzare una mirrorless con l’adattatore significa rinunciare, quantomeno in parte, a quello che doveva essere il suo vantaggio principale: la compattezza.

Nello scegliere quale mirrorless comprare, il consiglio è quello di valutare attentamente anche le ottiche disponibili, valutando se siano presenti obiettivi adatti ai propri generi fotografici preferiti.

Oltre agli obiettivi prodotti dalle stesse case produttrici, esistono alternative proposte da produttori terzi, compatibili normalmente per svariati sistemi e spesso di ottima qualità.

Risoluzione

La risoluzione, come probabilmente già saprete, è la dimensione delle fotografie in termini di pixel e dipende anch’essa dal sensore utilizzato. Un sensore da 24 megapixel (24 milioni di pixel) permetterà ad esempio di scattare foto che misurano 6.000 x 4.000 pixel.

Una risoluzione molto alta significa poter eseguire ritagli molto spinti ed effettuare anche stampe di notevoli dimensioni. In ogni caso, non necessariamente il livello di dettaglio è direttamente proporzionato alla risoluzione. Sensori di dimensioni fisiche ridotte associati a risoluzioni molto elevate finiscono spesso per generare immagini che, osservate al massimo ingrandimento, mostrano una definizione inferiore ed un rumore digitale più evidente.

Detto ciò, le migliori mirrorless che abbiamo messo a confronto nella nostra classifica presentano tutte una risoluzione che reputiamo adeguata. La maggior parte dei modelli raggiunge infatti i 24 megapixel, mentre alcune full frame si spingono ben oltre. Anche le mirrorless con la risoluzione più bassa, possono comunque vantare quantomeno 16 megapixel, più che sufficienti per qualunque utilizzo amatoriale.

Velocità di Raffica

Se vi piace la fotografia sportiva o comunque, in generale, vi ritrovate spesso a riprendere scene in rapida evoluzione, la velocità di raffica è un parametro che vi consigliamo di tenere in forte considerazione per scegliere quale mirrorless comprare.

Questo dato indica il numero di scatti che la fotocamera sarà in grado di registrare consecutivamente in un secondo. Se ad esempio la raffica è di 8fps, significa che attivando lo scatto continuo e tenendo premuto il pulsante di otturazione la macchina fotografica potrà registrare 8 immagini al secondo.

srquenza di foto scattate in raffica

Poter scattare diverse foto in sequenza, a distanza di una frazione di secondo l’una dall’altra, dà maggiori possibilità di cogliere il “momento giusto“: quello nel quale una persona assume una particolare espressione, nel quale il soggetto all’interno di una scena caotica non è coperto da elementi di disturbo, l’istante esatto in cui un predatore afferra la preda o un attaccante calcia in porta, e così via…

Normalmente (ma non sempre), la raffica è limitata ad un determinato numero di scatti consecutivi, spesso diverso a seconda che si utilizzi il formato JPEG o RAW.

Ovviamente, se siete specializzati in paesaggi, ritratti, still life e soggetti statici in generale, questo parametro rivestirà un’importanza marginale nella scelta della vostra nuova mirrorless.

Altri Optional

Alcune delle mirrorless che esamineremo dispongono di interessanti optional tecnologici o di particolari funzionalità che meritano un approfondimento.

Wifi

La connettività WiFi è sempre più richiesta sulle fotocamere digitali, tanto su quelle economiche quanto su quelle più avanzate.

Le possibilità offerte da questa funzionalità sono molteplici: innanzitutto è possibile trasferire gli scatti sullo smartphone ed averli così disponibili per la condivisione sui social.

mirrorless Fujifilm X-T2 collegata in wifi ad uno smartphone

In secondo luogo si può gestire la fotocamera a distanza, visualizzando l’inquadratura sul display dello smartphone, cambiando le impostazioni e comandando lo scatto senza toccare la macchina fotografica. Le effettive funzionalità disponibili variano da modello a modello, così le modalità di connessione e l’efficienza del collegamento.

Ad ogni modo, tutti i modelli attualmente presenti nella nostra classifica delle migliori mirrorless dispongono di un chip Wifi integrato.

Stabilizzatore

Lo stabilizzatore d’immagine è un dispositivo che permette, in una certa misura, di compensare il movimento delle nostre mani, sia pure impercettibile, quando scattiamo una foto senza l’ausilio del treppiedi.

fotografia scattata in un interno con poca luce, nitida anche grazie allo stabilizzatore d'immagine

La stabilizzazione torna molto utile se stiamo scattando a mano libera ad una lunghezza focale elevata oppure in presenza di poca luce. In queste situazioni, infatti, il rischio di foto mosse è sempre in agguato.

Se fino a pochi anni fa lo stabilizzatore era normalmente integrato negli obiettivi, è oggi sempre più frequente che esso venga inserito direttamente sulle fotocamere, in particolare sulle mirrorless.

Ciò dà il vantaggio di offrire la stabilizzazione in qualunque circostanza, a prescindere dall’obiettivo utilizzato. Questo sistema è spesso identificato dalla sigla IBIS che sta per “In-Body Image Stabilization“.

Tropicalizzazione

Alcune delle mirrorless che esamineremo, sono “tropicalizzate“; cosa significa? Questa proprietà indica che la macchina fotografica è stata progettata per resistere ed essere operativa anche in condizioni climatiche sfavorevoli.

Un corpo macchina tropicalizzato può essere usato anche a temperature particolarmente basse, sotto la pioggia o in presenza di un eccezionale tasso di umidità.

Nel caso pensaste di usare spesso la fotocamera in ambienti simili, la tropicalizzazione potrebbe rappresentare un fattore rilevante per determinare quale mirrorless scegliere. In caso contrario, è un aspetto che può tranquillamente passare in secondo piano.

Migliori Mirrorless: Classifica

Dopo questa lunga introduzione, siamo finalmente giunti alla nostra classifica delle migliori mirrorless. Abbiamo suddiviso le mini-recensioni dei vari modelli in 4 fasce di prezzo: per passare dall’una all’altra, usate l’indice qui sotto ed i collegamenti rapidi al termine di ogni scheda.

Migliori Mirrorless Economiche

Iniziamo la nostra classifica con una panoramica delle migliori mirrorless economiche. Quelli che seguono sono modelli entry-level, destinati ai principianti che desiderano uno strumento di base, dal costo contenuto, per iniziare a fotografare.

Olympus PEN E-P7

Il primo modello del quale vogliamo parlarvi, nella nostra guida alle migliori fotocamere mirrorless, è la Olympus PEN E-P7, una senza specchio economica che si fa notare per un piacevole design ed una straordinaria compattezza.

Il sensore a disposizione presenta una risoluzione di 20 megapixel ed appartiene allo standard Micro 4/3. Questo formato, come accennavamo nell’introduzione, offre prestazioni lievemente inferiori all’APS-C, sul piano della qualità d’immagine. Tuttavia, i risultati raggiunti dalla Olympus PEN E-P7 rimangono di gran lunga superiori a quelli tipici di qualsiasi smartphone e di qualsiasi fotocamera inquadra e scatta.

Eccellenti sono le potenzialità della fotocamera nella ripresa di filmati. Su questo punto, la piccola Olympus PEN E-P7 supera molti dei più costosi modelli che vederemo più avanti, con il pieno supporto del formato 4K ed uno stabilizzatore a 5 assi che minimizza le oscillazioni durante le riprese a mano libera.

La stabilizzazione incorporata, associata ad una buona resistenza al rumore digitale scattando ad alti ISO, consente di ottenere fotografie efficaci anche in condizioni di scarsa luminosità.

Il display touch da 3″ di diagonale può essere ribaltato verso il basso, così da visionare se stessi quando ci si scatta un selfie ed il Wifi incorporato permette di trasferire le proprie immagini sullo smartphone in men che non si dica.

Buono anche il sistema di autofocus, in grado di individuare e mettere a fuoco automaticamente un occhio umano all’interno dell’inquadratura, così da agevolare la ripresa dei ritratti.

La Olympus PEN E-P7 misura 118,3 x 68,5 x 38,1 millimetri per un peso di appena 337 grammi ed il minuscolo obiettivo generalmente fornito in kit (il 14-42mm f/3,5-5,6 EZ utile per iniziare), aggiunge dal canto suo soltanto 97 grammi.

In Sintesi...

Qualità Immagine 70%
Tecnologia e Funzioni 80%
Foto d'Azione 75%
Compattezza 90%
Qualità/Prezzo 75%
Valutazione Generale
3/5

Benché venga presentata e pubblicizzata (dall’azienda stessa) come una fotocamera da passeggio, pensiamo che la Olympus PEN E-P7 oltre ad essere bella a vedersi, sia anche un prodotto, in generale, dalle eccellenti potenzialità, utilizzabile anche in contesti relativamente impegnativi.

Un modello perfetto per chi proviene dal mondo degli smartphone e, senza tralasciare l’estetica, vuole portare i propri scatti ad un livello superiore.

Panasonic Lumix G100

Proseguiamo nella nostra classifica delle migliori fotocamere mirrorless del momento parlando della Panasonic G100, una macchina fotografica concepita su misura per vlogger e youtuber ma che può dire la sua anche nel campo della fotografia.

panasonic g100

La Panasonic G100 dispone di un sensore – anche in questo caso Micro 4/3 – da 20 megapixel e, nella ripresa di filmati supporta, come era facile prevedere, il formato 4K.

Un efficientissimo sistema di stabilizzazione a 5 assi che lavora in sinergia con l’eventuale stabilizzatore in dotazione all’ottica, consente di registrare video fluidi e privi di oscillazioni anche in caso di riprese in movimento.

A questo proposito, un ulteriore aiuto viene fornito dall’impugnatura SHGR1, che all’evenienza si trasforma in un treppiedi compatto e che è dotata di comandi fisici per l’avvio e la sospensione dei video. Questa impugnatura è venduta come accessorio opzionale, ma è anche disponibile in kit insieme alla fotocamera e ad un obiettivo.

Anche molte delle funzioni interne della Panasonic G100 sono pensate su misura per la ripresa di filmati. Ai video possono essere applicati vari effetti artistici direttamente in-camera e sono previste diverse opzioni per la personalizzazione delle riprese in slow motion e time-laps.

Se desiderate eseguire elaborazioni più personalizzate e minuziose sui vostri video potrete invece avvalervi del profilo V-LogL preinstallato, il quale permette di mantenere tutte le informazioni grezze registrate dalla macchina in fase di ripresa, riducendo la compressione e permettendo una post-produzione più spinta.

Eccezionale è il microfono integrato nella fotocamera, dotato di funzionalità avanzate di rilevamento che esaltano i suoni provenienti da una determinata direzione (ad esempio evidenziando quelli emessi da una fonte posizionata davanti o dietro la fotocamera, o la voce di una persona automaticamente individuata). Grazie all’apposito connettore jack è altresì possibile collegare alla Panasonic G100 un microfono esterno.

Molto convincente appare il display LCD touch con diagonale da 3″ direzionabile in qualsiasi direzione e completamente ribaltabile, affinché sia possibile visionare se stessi durante le riprese. Oltre allo schermo, è disponibile un buon mirino elettronico: una piacevole sorpresa considerando sia il target al quale la fotocamera si rivolge che la fascia di prezzo in cui rientra.

In Sintesi...

Qualità Immagine 70%
Tecnologia e Funzioni 80%
Foto d'Azione 70%
Compattezza 80%
Qualità/Prezzo 90%
Valutazione Generale
3/5

Benché pensata soprattutto per i video, la Panasonic G100 può vantare prestazioni di tutto rispetto anche in ambito strettamente fotografico. Da questo punto di vista, la fotocamera è forse un po’ meno avanzata degli altri modelli dei quali vi stiamo parlando, ma la differenza con gli strumenti fotografici più modesti (smartphone e compatte) rimane comunque abissale.

Tuttavia, per quanto adatta ad entrambe le applicazioni, non consigliamo la fotocamera a chi è interessato esclusivamente alla fotografia: ciò significherebbe sfruttarne solo in minima parte le potenzialità.

Se invece cercate uno strumento da utilizzare principalmente per le riprese video ed occasionalmente per scattare foto, la Panasonic G100 è probabilmente la migliore mirrorless che possiate scegliere nel segmento economico.

Fujifilm X-T30 Mark II

Chiudiamo la sezione dedicata alle migliori mirrorless economiche con la
Fujifilm X-T30 Mark II, una macchina fotografica che, per caratteristiche e potenzialità (ma anche per prezzo) si colloca sicuramente un gradino al di sopra dei modelli visti finora.

fujifilm x-t30 Mark II, una delle migliori mirrorless con sensore APS-C

La fotocamera dispone di un sensore del formato APS-C che, come ampiamente spiegato, essendo più grande del micro 4/3, offre una migliore qualità d’immagine e permette di gestire la profondità di campo in maniera più accurata.

Notevole è la risoluzione, pari a 26 megapixel, mentre per quel che riguarda le riprese video viene supportato il formato C4K, il quale offre un lieve vantaggio rispetto al consueto 4K, in termini di risoluzione.

La Fujifilm X-T30 Mark II può vantare prestazioni eccellenti anche sul piano della reattività, che ben si conciliano con la fotografia d’azione e garantiscono ottime chances di cogliere l’attimo giusto nella ripresa di scene dinamiche

L’autofocus si dimostra rapido e preciso anche in condizioni di scarsa luminosità e permette, fra l’altro, di agganciare un occhio umano all’interno dell’inquadratura mantenendo la messa a fuoco su di esso anche quando il soggetto si muove.

Buone anche le capacità di scatto in raffica: la Fujifilm X-T30 M2 può registrare immagini fino ad 8fps per un massimo di 105 JPEG (ma solo 18 RAW). È anche disponibile un’apposita modalità che, applicando un crop di 1.25x ed impiegando l’otturatore elettronico, consente di raggiungere addirittura i 30fps per 29 JPEG o 17 RAW.

Il display orientabile presenta una diagonale di 3″ ed una risoluzione di 1.620.000 pixel. Valori in linea con le altre mirrorless in questa fascia di prezzo, sebbene sia un peccato che non sia stato impiegato lo strepitoso display da 3,5″ integrato qualche anno fa sulla X-A7 e sulla X-T200.

Ad affiancare il display è disponibile un buon mirino elettronico da 0,39″ di diagonale e 2.360.000 punti di risoluzione, dotato di sensore di prossimità e regolazione delle diottrie.

Assente è lo stabilizzatore d’immagine, optional del quale si potrebbe sentire la mancanza in alcune situazioni, benché la stabilizzazione sia disponibile comunque sulla maggior parte degli obiettivi compatibili con la X-T30 II.

Interessante la presenza di due ghiere, sulla parte superiore del corpo macchina, deputate al controllo diretto del tempo di posa e della compensazione dell’esposizione, che avvicinano la Fujifilm X-T30 II alle care vecchie fotocamere a pellicola.

In Sintesi...

Qualità Immagine 85%
Tecnologia e Funzioni 80%
Foto d'Azione 80%
Compattezza 80%
Qualità/Prezzo 90%
Valutazione Generale
4/5

Un’associazione, questa, rafforzata dall’estetica in evidente stile vintage, ma anche da alcune funzioni della macchina, che permettono di simulare l’utilizzo di particolari pellicole.

Peso e dimensioni si mantengono decisamente contenuti, nonostante il sensore APS-C e la presenza del mirino elettronico: la Fujifilm X-T30 Mark 2 misura infatti solo 118 x 82 x 47mm per un peso di 378 grammi.

Nel complesso si tratta di un’ottima fotocamera a 360°, che può adattarsi a qualsiasi genere fotografico e regalare tante soddisfazioni sia lato foto che video. L’ideale per chi magari ha già esperienza con una reflex e si sta affacciando adesso alle mirrorless, ma anche per chi parte da zero e vuole farlo con uno strumento che non ponga limiti alla propria crescita fotografica.

Migliori Fotocamere Mirrorless Amatoriali

Occupiamoci adesso delle migliori mirrorless amatoriali, quelle di fascia media, che rispetto ai modelli finora analizzati presentano caratteristiche tecniche un po’ più avanzate.

In generale, queste macchine fotografiche possono rappresentare una buona scelta sia per i principianti che vogliono iniziare da subito con una macchina evoluta, sia per chi ha già fatto pratica con fotocamere più economiche e cerca adesso qualcosa di più performante.

Nikon Z50

Apriamo la sezione dedicata alle migliori mirrorless amatoriali con la Nikon Z50, la prima senza specchio APS-C proposta dal colosso nipponico, tanto attesa quanto ben accolta dalla comunità di nikonisti.

Nikon Z50

La Nikon Z50 dispone di un sensore da 20 megapixel che si fa notare per l’eccellente risposta alle alte sensibilità ISO e per l’ampiezza della gamma dinamica. La qualità d’immagine appare sorprendente, considerando che non siamo su full frame e soddisferà anche i fotografi più esigenti.

Nelle riprese video, come ormai la quasi totalità delle moderne mirrorless, la Nikon Z50 supporta il formato 4K e, anche sfruttando la massima definizione, non applica alcun crop all’inquadratura. A proposito di video, segnaliamo che la fotocamera prevede l’ingresso per un microfono esterno, il che ne amplia l’utilizzo anche ad un contesto avanzato.

Buone sono le prestazioni dell’autofocus, che nella maggior parte delle situazioni si dimostra rapido e preciso, soffrendo forse un po’ solo nelle condizioni più difficili. Per quanto riguarda le capacità della macchina di riprendere immagini in rapida successione, la Nikon Z50 presenta una velocità di raffica di 11fps, sufficienti per riprendere in maniera efficace la maggior parte delle scene dinamiche.

Il display è apprezzabile per l’integrazione della funzionalità touch e per le dimensioni che, con una diagonale di 3,2″, superano quelle medie delle attuali mirrorless. Meno entusiasmante è il poco intuitivo sistema di rotazione dello schermo che consente una parziale inclinazione solo in verticale. Inoltre, il completo ribaltamento avviene verso il basso ed è piuttosto complicato beneficiarne, soprattutto con la macchina su treppiedi.

La Nikon Z50 permette altresì di gestire l’inquadratura e la messa a fuoco attraverso un mirino elettronico di buona fattura, provvisto di correzione delle diottrie.

Un’assenza a nostro giudizio importante è quella dello stabilizzatore d’immagine, al quale purtroppo si dovrà rinunciare. Vero è che gli obiettivi proposti per il neonato sistema di mirrorless DX hanno tutti un proprio stabilizzatore, ma il numero stesso di ottiche disponibili è talmente ristretto che, per ancora parecchio tempo, sarà frequente adattare piuttosto la Nikon Z50 alle ‘vecchie’ lenti per reflex, le quali in buona parte ne sono sprovviste.

Altre piccole pecche sono un’autonomia un po’ limitata, di circa 300/320 scatti (comunque non lontani dalla media delle fotocamere concorrenti) e l’assenza di un ingresso per le cuffie, di una certa rilevanza solo in ambito video.

In Sintesi...

Qualità Immagine 85%
Tecnologia e Funzioni 75%
Foto d'Azione 75%
Compattezza 70%
Qualità/Prezzo 80%
Valutazione Generale
3.5/5

Nulla da dire invece sulla costruzione, solida e robusta come da tradizione Nikon, né sulle dimensioni del corpo macchina, compatte sì ma non a tal punto da creare problemi di ergonomia, grazie anche alla profonda, comoda, impugnatura.

Allo stesso modo, con un peso (contenuto, ma non troppo) di circa 450 grammi, la macchina si mantiene facilmente trasportabile, ma allo stesso tempo si limita lo sbilanciamento in avanti quando si lavora con obiettivi pesanti.

In definitiva, la Nikon Z50 ci sembra un’eccellente opzione per i nikonisti provenienti dal sistema reflex APS-C (che potranno continuare ad utilizzare i propri obiettivi tramite adattatore) come anche per chi ha finora utilizzato strumenti fotografici di fascia più bassa.

Sony Alpha 6100

Continuiamo ad occuparci delle migliori mirrorless amatoriali con la Sony A6100, una macchina fotografica con sensore APS-C da 24 megapixel, in grado di riprendere filmati in formato 4K.

La Sony A6100

Il 4K è esente da fastidiosi crop se si registra a 24/25fps, mentre ne caso si scegliessero i 30 fps viene applicato un ritaglio (comunque accettabile) di 1,2x.

Punto di forza della Sony A6100 è la sua velocità di scatto in raffica, pari ad 11fps per un massimo di 33 RAW o 76 JPEG: prestazioni che ben si conciliano con la fotografia sportiva e d’azione.

Molto curato è l’ambito dell’autofocus, il quale si basa su 425 punti AF a rilevamento di fase. Sono state ulteriormente migliorate le funzioni di inseguimento del soggetto (tracking) e di messa a fuoco automatica sull’occhio (Eye-AF).

Anche a sensibilità ISO relativamente elevate, la qualità d’immagine rimane impeccabile, grazie anche ad un sensore performante abbinato ad un processore di ultima generazione.

Il display presenta una classica diagonale da 3″ ed una risoluzione di 921.000 punti. Sebbene non sia completamente articolato, lo schermo può essere inclinato verso l’alto e verso il basso, così da visionare se stessi quando si scatta o si riprendono filmati.

Per gestire l’inquadratura si può anche fare affidamento ad un buon mirino elettronico, la cui risoluzione è pari a 1.440.000 punti.

Il Wifi integrato permette di spostare rapidamente i file sulla memoria dello smartphone o di un altro dispositivo, oltre che di utilizzare il telefonino come un monitor esterno, per visualizzare l’inquadratura ed azionare lo scatto a distanza.

Come tutte le mirrorless Sony di ultima generazione, anche la Alpha 6100 può essere ricaricata via USB, collegandola semplicemente ad un PC o ad un power bank. Una caratteristica che sarà molto apprezzata, in particolare, dai fotografi di viaggio.

Il corpo macchina misura 120 x 66,9 x 59,7 mm, con un peso complessivo di 403 grammi (batteria e memory card incluse).

In Sintesi...

Qualità Immagine 80%
Tecnologia e Funzioni 80%
Foto d'Azione 70%
Compattezza 85%
Qualità/Prezzo 70%
Valutazione Generale
3/5

La Sony A6100 ha certamente tutte le carte in regola per rappresentare un ottimo strumento a 360 gradi, sia per quel che riguarda le foto che i video.

In base alle sue caratteristiche, la fotocamera potrà essere sfruttata con soddisfazione sia dai principianti che si stanno affacciando al mondo della fotografia, sia da chi ha già fatto esperienza con prodotti di fascia più bassa.

Dal link qui sotto potrete acquistare la Sony A6100 in kit con diversi obiettivi. La scelta più economica (nonchè quella che consigliamo ai più) è il bundle comprensivo di obiettivo tuttofare 16-50mm.

Fujifilm X-S10

Chiudiamo la sezione dedicata alle migliori fotocamere mirrorless amatoriali con quello che è probabilmente il modello più avanzato, fra quelli presi in esame: la Fujifilm X-S10.

fujifilm x-s10

Questa macchina fotografica dispone di un sensore APS-C da 26 megapixel e permette di riprendere filmati in formato C4K (alla risoluzione di 4096×2160 pixel). Ottima è la qualità d’immagine, nonostante la notevole risoluzione e la conseguente densità di pixel superiore alla media, anche scattando a sensibilità relativamente elevate.

Lo stabilizzatore d’immagine incorporato svolge un egregio lavoro nel compensare le vibrazioni della fotocamera nel momento dello scatto, così da ridurre al minimo il numero di foto da cestinare a causa del mosso.

Eccellenti anche le prestazioni della Fujifilm X-S10 per quel che riguarda la fotografia d’azione. L’autofocus, uno dei migliori per questa fascia di prezzo, si dimostra reattivo in qualsiasi circostanza e prevede la possibilità di rilevare e mettere a fuoco automaticamente un occhio umano rilevato nell’inquadratura.

La velocità di scatto in raffica si attesta su ben 20 immagini al secondo, per un massimo di 32 JPEG o 17 RAW. Come su altre recenti Fujifilm è inoltre prevista una specifica modalità attraverso la quale si può salire addirittura a 30fps, sebbene ciò comporti un crop di 1.25x.

Una differenza significativa, rispetto a molte altre Fujifilm, riguarda invece i comandi fisici deputati alle impostazioni di scatto. Al contrario di macchine come la XT-4 o anche la X-T30 Mark II, la Fujifilm X-S10 non prevede apposite ghiere per la regolazione di tempi e compensazione, ma una classica ghiera a 10 posizioni che include, fra le altre, le modalità di scatto P-S-A-M.

Ciò rende evidentemente più semplice l’approccio alla fotocamera per chi proviene da altri brand, sacrificando però una peculiarità molto apprezzata dagli stessi utenti Fuji di lungo corso, nonché dai nostalgici della fotografia a pellicola.

Anche nel look generale della fotocamera si riscontrano evidenti segni di discontinuità con la maggior parte dei prodotti Fujifilm: viene infatti abbandonata l’estetica retro in favore di linee più moderne e regolari (e forse un po’ anonime).

Non manca però la possibilità di simulare l’utilizzo di particolari pellicole fotografiche del passato, così da ottenere affascinanti scatti in perfetto stile vintage, una funzionalità questa prevista su un po’ tutte le recenti Fuji di ogni ordine e grado.

È anche presente un’apposita ghiera sulla parte sinistra della fotocamera, che permette di passare da un tipo di pellicola all’altro, il cui funzionamento può comunque essere personalizzato, come d’altronde la maggior parte dei comandi fisici della macchina.

In Sintesi...

Qualità Immagine 85%
Tecnologia e Funzioni 85%
Foto d'Azione 85%
Compattezza 75%
Qualità/Prezzo 80%
Valutazione Generale
4.5/5

Il display si dimostra a nostro giudizio un’ottima unità: si tratta di uno schermo da 3″ di diagonale e 1.040.000 punti di risoluzione, dotato di funzionalità touch e, soprattutto, orientabile in qualsiasi direzione e ribaltabile sull’asse orizzontale. Al display si affianca un buon mirino elettronico non particolarmente ampio ma nitido e privo di eccessivi lag.

Peso e dimensioni si mantengono su valori medi per le mirrorless APS-C dotate di mirino: la Fujifilm X-S10 misura 126 x 85.1 x 65.4mm per un peso di 465 grammi.

Nel complesso, pensiamo che la fotocamera costituisca un prodotto eccellente a 360° sia per i neofiti che per i fotografi che hanno già fatto esperienza con una reflex o con una mirrorless di fascia più bassa.

Migliori Fotocamere Mirrorless di Fascia Alta

Eccoci arrivati alla sezione delle migliori mirrorless di fascia alta, prodotti destinati soprattutto a chi ha già maturato un po’ di esperienza in fatto di fotografia.

Questi modelli mettono a disposizione diverse funzionalità più sviluppate, permettono configurazioni personalizzabili e forniscono per vari aspetti prestazioni più avanzate.

Sony Alpha 6600

La prima fotocamera che abbiamo inserito nella sezione delle migliori mirrorless di fascia alta è la Sony A6600, il modello attualmente più avanzato proposto dall’azienda, fra le senza specchio APS-C.

fotocamera mirrorless Sony Alpha 6600

Questa fotocamera è dotata di un sensore da 24 megapixel in grado di sfornare un’ottima qualità d’immagine anche ad ISO medio-alti, e supporta il formato 4K UHD nelle riprese video.

Anche in questo caso, è possibile beneficiare dell’altissima definizione senza alcun crop, fintanto che si registra a 24/25 fps. Anche nel caso si optasse per i 30 fps, il ritaglio è comunque molto contenuto (1,2x).

Uno dei principali punti di forza della Sony A6600 è la presenza di un efficientissimo stabilizzatore d’immagine integrato nel sensore. Questo significa che sarà possibile ottenere scatti perfettamente nitidi anche in condizioni di scarsa luminosità, o quando si usano teleobiettivi molto spinti.

Il sistema di autofocus, che si basa su 425 punti AF, si dimostra molto affidabile anche in quegli ambiti che richiedono prestazioni eccezionali (come fotografia sportiva o d’azione).

Tante sono le opzioni messe a disposizione del fotografo per una gestione personalizzata della messa a fuoco automatica. In particolare, segnaliamo le importanti innovazioni apportate alla funzionalità Eye-AF, che permette di mettere automaticamente a fuoco gli occhi del soggetto inquadrato.

Nel caso della A6600, L’Eye-AF è disponibile anche quando si scatta in AF continuo, dà la possibilità di scegliere su quale dei due occhi focheggiare ed è disponibile – non solo per le persone – ma anche per gli animali.

Discrete sono le capacità della fotocamera di registrare scatti in rapida successione: la velocità di raffica si attesta sugli 11fps per un buffer di 99 scatti in formato JPEG e 46 in formato RAW, anche con AF continuo.

Il display presenta una classica diagonale da 3″ ed una buona risoluzione di 921.600 punti. Lo schermo dispone di funzionalità touch e può essere ribaltato verso l’alto, così da visualizzare se stessi nell’inquadratura.

In aggiunta al display, è presente un eccellente mirino elettronico, la cui risoluzione – ben superiore rispetto a quella dei modelli più economici – si attesta sui 2.359.296 punti.

Non manca, anche in questo caso, il chip Wifi integrato, grazie al quale si può collegare la fotocamera ad un dispositivo mobile o ad un computer, con tutti i vantaggi che ne derivano.

La Sony A6600 è completamente tropicalizzata e può quindi essere usata senza remore anche in condizioni climatiche avverse.

In Sintesi...

Qualità d'Immagine 80%
Tecnologia e Funzioni 85%
Foto d'Azione 80%
Compattezza 80%
Qualità/Prezzo 70%
Valutazione Generale
3.5/5

Nonostante questo, il corpo macchina preserva un’apprezzabile compattezza, con un peso di soli 503 grammi.

A chi è rivolta, quindi, la Sony A6600? Sicuramente a fotografi già abbastanza esperti, in grado di sfruttare appieno le potenzialità di una delle migliori mirrorless presenti oggi sul mercato.

Questa macchina sembra avere qualcosa da dire un po’ riguardo ad ogni applicazione: l’ottimo AF e la velocità di raffica saranno apprezzati dai fotografi sportivi, i paesaggisti benediranno lo stabilizzatore d’immagine, mentre chi fa ritratti potrà beneficiare della rinnovata funzionalità Eye-AF.

Il link qui sotto rimanda alla versione “solo corpo” della fotocamera. Gli obiettivi compatibili, nel caso non ne foste ancora provvisti, sono quelli con attacco Sony E.

Fujifilm X-T4

Proseguiamo la nostra classifica delle migliori fotocamere mirrorless del momento con un altro gioiellino di casa Fujifilm, la X-T4. Questa fotocamera è equipaggiata con un sensore APS-C da 26,1 megapixel e supporta le riprese video in formato 4K.

La fotocamera offre prestazioni formidabili nel campo della fotografia d’azione, che faranno la felicità dei fotografi sportivi e di quelli che riprendono spesso scene fugaci.

La messa a fuoco automatica si affida ad un ottimo sistema a rilevamento di fase a livello di sensore: è stato aggiornato l’algoritmo di controllo del tracking e sono disponibili le funzionalità Face e Eye AF, grazie alle quali si può individuare automaticamente un viso od un occhio all’interno dell’inquadratura e mantenere la messa a fuoco su di esso.

Ancora più entusiasmanti sono le prestazioni per quel che riguarda la ripresa di immagini in rapida successione. A seconda delle impostazioni in uso, la Fujifilm X-T4 è in grado raggiungere una velocità di raffica compresa fra 15 fps (con otturatore meccanico) e 20 fps (otturatore elettronico). Un’apposita modalità permette di arrivare addirittura a 30fps applicando un crop di 1,25x all’inquadratura e riducendo di conseguenza la risoluzione a 16 megapixel.

Il display LCD touch presenta una canonica diagonale di 3″ ed un’ottima risoluzione di 1.620.000 punti. Importante novità, rispetto ai modelli precedenti della serie, è la possibilità di ruotare liberamente il display in qualsiasi direzione, il che rende agevoli anche le riprese dalle posizioni più scomode. Per gestire l’inquadratura, ci si può inoltre affidare ad un nitidissimo mirino elettronico, la cui risoluzione è pari a 3.690.000 punti.

Grazie al WiFi integrato, è possibile collegare la fotocamera ad un dispositivo mobile in modo da trasferirvi in tempo reale i file presenti in memoria. Attraverso l’apposita applicazione, si può inoltre visualizzare il live view della macchina sullo schermo del telefono, cambiando varie impostazioni e comandando lo scatto.

Come sui modelli precedenti della serie, le tre ghiere presenti sulla parte superiore della fotocamera permettono di variare ISO, tempi di posa e compensazione: un sistema che sostituisce le classiche modalità P-A-S-M e che con un po’ di pratica rende la gestione dell’esposizione molto più immediata. Il corpo macchina, dal design stile vintage tipico delle Fujifilm, è completamente tropicalizzato: potrete dunque usare la fotocamera anche in condizioni atmosferiche sfavorevoli.

In Sintesi...

Qualità d'Immagine 85%
Tecnologia e Funzioni 90%
Foto d'Azione 95%
Compattezza 70%
Qualità/Prezzo 75%
Valutazione Generale
4.5/5

La fotocamera presenta un ingombro inevitabilmente superiore rispetto ai modelli analizzati finora: il corpo macchina misura 134,6 x 92,8 x 63,8mm per un peso di 607 grammi.

La Fujifilm X-T4 è probabilmente in assoluto la miglior mirrorless APS-C oggi in commercio. Perfetta per qualsiasi applicazione, la fotocamera sorprende soprattutto per le prestazioni offerte nella fotografia d’azione, fino a pochi anni fa di competenza esclusiva delle reflex.

Le ghiere fisiche, un vero piacere per gli occhi, permettono di regolare le impostazioni di scatto con la massima semplicità, andando incontro alle necessità dei fotografi più esigenti. Sconsigliamo comunque questo modello ai principianti assoluti, i quali difficilmente riuscirebbero a sfruttarne appieno le potenzialità.

Canon EOS M6 Mark II

Concludiamo la sezione dedicata alle migliori mirrorless di fascia alta con la Canon EOS M6 Mark II. Questa fotocamera integra un sensore da ben 32,5 megapixel, risoluzione molto più elevata rispetto a quella offerta dai modelli concorrenti.

Canon EOS M6 mark II

Questa caratteristica, associata ad un sensore APS-C di ultima generazione, consente di raggiungere un eccellente livello di dettaglio ed un’ottima nitidezza anche quando si effettuano ritagli importanti.

Altrettanto interessanti sono le prestazioni offerte nelle riprese video: La Canon EOS M6 Mark II supporta infatti il formato 4K e – anche scegliendo l’altissima definizione – non applica alcun fastidioso ritaglio all’inquadratura, come talvolta avviene sui modelli più economici.

Altro aspetto, oltre alla risoluzione, che vede Canon battere gran parte della concorrenza, è l’acquisizione di immagini in rapida successione, di estrema rilevanza per chi pratica fotografia sportiva e d’azione.

La Canon EOS M6 Mark II offre infatti una velocità di raffica pari a ben 14 fps, per un massimo di 54 foto in formato JPEG o 23 in formato RAW.

L’autofocus, che si basa sul sistema Dual Pixel CMOS brevettato da Canon, si mostra rapido ed efficace anche nelle situazioni più difficili, ed integra alcune interessanti innovazioni. Fra queste, segnaliamo la possibilità di “agganciare” automaticamente un occhio umano e mantenerlo a fuoco anche quando il soggetto è in movimento.

La fotocamera è dotata di chip Wifi e può dunque essere facilmente collegata ad un computer o ad un dispositivo mobile, per trasferire rapidamente i file presenti in memoria o comandare lo scatto a distanza.

Il display presenta caratteristiche simili a quelle degli alti modelli nella stessa fascia di prezzo: la diagonale misura 3”, mentre la risoluzione si attesta su 1.040.000 punti. Lo schermo dispone di funzionalità touch e può essere inclinato verso l’alto di 180°e verso il basso di 45°.

Potrebbe forse sorprendere l’assenza di un mirino elettronico, considerando che stiamo parlando della miglior mirorless APS-C attualmente proposta da Canon. D’altro canto, non tutti i fotografi ritengono questo componente indispensabile e, in ogni caso, è possibile acquistare un mirino esterno e collegarlo alla fotocamera attraverso l’apposita slitta.

Da sottolineare che la rinuncia al mirino ha permesso di contenere sia i costi che l’ingombro della fotocamera: la Canon EOS M6 è infatti più economica delle macchine con caratteristiche simili e pesa solo 408 grammi.

In Sintesi...

Qualità d'Immagine 85%
Tecnologia e Funzioni 70%
Foto d'Azione 80%
Compattezza 90%
Qualità/Prezzo 75%
Valutazione Generale
4/5

La Canon EOS M6 Mark II rappresenta una delle migliori fotocamere APS-C sotto il profilo della qualità d’immagine, quantomeno se associata ad obiettivi di pari livello. Questa circostanza sarà sicuramente apprezzata da chi si occupa di ambiti che richiedono una nitidezza impeccabile (ad esempio paesaggi e still life).

Anche per quanto riguarda la caccia fotografica, gli eventi sportivi e la fotografia d’azione in generale, comunque, la caratteristiche della Canon EOS M6 II si mostrano quantomeno in linea rispetto alla concorrenza.

La Canon EOS M6 Mark II è disponibile in diverse versioni: potete scegliere il kit comprensivo di obiettivo standard 15-45 e mirino elettronico (vedi il prodotto su Amazon) oppure la versione solo corpo (pulsante qui sotto).

Migliori Fotocamere Mirrorless Full Frame

Eccoci infine giunti alla sezione dedicata alle migliori mirrorless full frame, strumenti concepiti per fotografi molto esperti e professionisti del mestiere. Rispetto ai modelli visti finora, queste macchine fotografiche raggiungono una qualità d’immagine ancora più elevata e presentano una maggiore resistenza alle alte sensibilità.

Di contro, si riduce inevitabilmente la tipica compattezza delle mirrorless, penalizzata sia da un sensore più grande che dagli obiettivi dedicati a questo sistema, di dimensioni maggiori.

Sony Alpha 7 Mark III

Apriamo questa sezione con la Sony A7 III, una moderna ed apprezzatissima macchina fotografica full frame concepita per offrire il massimo sia per quanto riguarda l’ambito fotografico che quello video.

Sony A7 III la miglior mirrorless full frame in commercio

Questa mirrorless è equipaggiata con un sensore da 24 megapixel in grado di sfornare fotografie di qualità eccezionale. Il rumore digitale, quasi del tutto assente fino a 1600/3200 ISO rimane perfettamente gestibile anche intorno ai 12.800 ISO. Laddove la massima definizione non sia strettamente necessaria, si può comunque salire ulteriormente a 25.600 o 51.200 ISO ed ottenere comunque risultati perfettamente utilizzabili.

Per quanto riguardala ripresa di filmati, come c’era da aspettarsi, la fotocamera supporta lo standard 4K UHD senza applicare alcun crop a 24 fps e con un crop molto leggero a 30ps.

L’avanzatissimo sistema di autofocus si basa su ben 693 punti che coprono il 93% dell’inquadratura ed offre un’affidabilità senza paragoni. Una volta agganciato un soggetto, è davvero raro che la Sony A7 III lo perda, anche in situazioni molto complesse.

La velocità di raffica è pari a 10fps per un massimo di 89 file in formato Raw o 177 in JPEG, anche con l’autofocus continuo attivo. Se la velocità è quindi un po’ inferiore rispetto ad alcuni dei modelli visti finora, il numero di file registrabili in sequenza è decisamente elevato.

Il display touch presenta una diagonale da 3″ ed una risoluzione di 921.600 punti. Anche in questo caso, lo schermo è inclinabile ma non completamente articolato. Evidentemente Sony ritiene questa caratteristica superflua per i modelli più avanzati. Il mirino elettronico presenta dimensioni maggiori rispetto a quello in dotazione ai modelli precedentemente analizzati: la sua diagonale è di 0,5″, per una risoluzione di 2.359.296 punti.

Non manca, ovviamente, un chip Wifi integrato e, come tutte le migliori mirrorless di fascia alta, anche la Sony A7III ha un corpo completamente tropicalizzato.

Segnaliamo anche la buona autonomia della batteria, che si attesa su oltre 700 scatti, valori decisamente poco comuni per le macchine fotografiche senza specchio. Inoltre, è possibile ricaricare la batteria via USB semplicemente collegando la fotocamera ad un PC o ad un power bank.

Lo stabilizzatore d’immagine integrato nel sensore è in grado di apportare un guadagno equivalente fino ad un massimo di 5 stop di tempi, permettendo di evitare foto mosse anche impiegando tempi relativamente lunghi.

La Sony A7 M3 è un po’ più grande delle fotocamere finora analizzate, ma relativamente compatta se si considera il sensore full frame integrato: il corpo macchina misura 126,9 × 95,6 × 73,7mm e pesa 650 grammi.

In Sintesi...

Qualità d'Immagine 100%
Tecnologia e Funzioni 90%
Foto d'Azione 90%
Compattezza 75%
Qualità/Prezzo 80%
Valutazione Generale
5/5

La Sony A7 III è una fotocamera che offre prestazioni, come abbiamo visto, straordinarie sotto ogni aspetto. Pensiamo comunque che il vero valore aggiunto di questa mirrorless sia la sua eccezionale qualità d’immagine, resa possibile da un sensore a pieno formato associato ad un processore molto performante.

Un modello che tutti gli appassionati più esperti, in cerca di una fotocamera full frame, dovrebbero assolutamente prendere in considerazione.

Canon EOS RP

Proseguiamo la nostra classifica delle migliori mirrorless full frame con la Canon EOS RP. Questa macchina fotografica presenta un sensore con risoluzione di 26,2 megapixel, chiaramente ispirato a quello della reflex EOS 6D Mark II.

mirrorless canon eos rp

Anche in questo caso, la qualità d’immagine è eccellente e l’elevata risoluzione permette di apprezzare le immagini fin nei minimi dettagli. Il rumore inizia a manifestarsi solo intorno ai 3.200/6.400 ISO, facendosi più evidente quando si sale a quota 12.800 ISO. Anche a queste sensibilità, comunque, le foto sono perfettamente utilizzabili per la maggior parte delle applicazioni.

La velocità di scatto in raffica è molto più contenuta rispetto alla maggior parte dei modelli visti in precedenza. La Canon EOS RP si ferma infatti a soli 5fps, che scendono a 4fps attivando l’autofocus continuo. Questa velocità viene mantenuta per un massimo di 50 file in formato RAW e fino ad esaurimento memoria registrando in JPEG.

Per quanto riguarda il comparto video, la Canon EOS RP supporta il formato 4K. Tuttavia, alle registrazioni in altissima definizione viene applicato un pesante crop di 1,7x che può risultare penalizzante in molte situazioni.

Il display LCD presenta caratteristiche simili a quello delle reflex Canon di fascia medio-alta. Lo schermo ha una diagonale di 3″ ed una risoluzione di 1.040.000 punti. Lo schermo dispone di funzionalità touch e, contrariamente a quello degli ultimi modelli analizzati, è completamente articolato.

La messa a fuoco automatica si mostra affidabile per rapidità, precisione e capacità di tracking del soggetto, anche se mancano alcune funzionalità presenti in altri modelli di fascia alta.

È disponibile una funzionalità che riconosce e mette a fuoco automaticamente l’occhio umano (come opzione avanzata del Face Detect) ed è possibile attivarla anche in autofocus continuo. Le performance non sono però a livello di quanto offerto dai più recenti modelli Sony.

Anche la Canon EOS RP può essere comodamente ricaricata attraverso un comune cavo USB ed è dotata di un modulo Wifi integrato.

La fotocamera si fa apprezzare per la sua compattezza: il corpo macchina misura 132,5×85x70mm, per un peso complessivo di appena 440 grammi.

Facendo un confronto tra questa mirrorless e le dirette concorrenti, le caratteristiche della Canon EOS RP potrebbero apparire poco entusiasmanti. In particolare, la fotocamera sembra soffrire nell’ambito della fotografia sportiva e della caccia fotografica.

D’altro canto, è altrettanto evidente come il prezzo di questa fotocamera sia sensibilmente più basso.

In Sintesi...

Qualità d'Immagine 90%
Tecnologia e Funzioni 70%
Foto d'Azione 70%
Compattezza 90%
Qualità/Prezzo 85%
Valutazione Generale
4/5

La Canon EOS RP è insomma una mirrorless che ricalca quello che è il ruolo, tra le reflex, della EOS 6D: un prodotto relativamente economico che dà la possibilità a chiunque, anche ai semplici appassionati, di passare al sistema full frame senza un esborso eccessivo.

Dal link qui sotto potrete acquistare la Canon EOS RP comprensiva di adattatore ed abbinarvi quindi tutti gli obiettivi con attacco EF (quelli per le reflex, insomma). In alternativa potete scegliere la versione priva di adattatore ma completa di obiettivo (nativamente compatibile) RF 24-140mm.

Nikon Z5

La nostra classifica delle migliori fotocamere mirrorless si chiude con la Nikon Z5, la full frame senza specchio più economica fra quelle proposte oggi dall’azienda giapponese ed una delle più economiche in assoluto, fra i modelli attualmente in produzione.

Il primo grande pregio di questa macchina fotografica consiste proprio nell’offrire un sensore a pieno formato, con tutti i vantaggi che ne derivano, ad un prezzo comunque facilmente accessibile anche ai semplici appassionati.

Il fatto che ad animare la fotocamera sia presente un sensore full frame (o FX, per utilizzare la nomenclatura Nikon) appare evidente esaminando gli scatti a piena risoluzione (24 megapixel). Le immagini risultano perfettamente nitide e ricche di dettagli, con un rumore digitale ben contenuto anche a sensibilità normalmente considerate proibitive, come 12.800 o 25.600 ISO.

Altro punto di forza della macchina fotografica è la presenza di uno straordinario stabilizzatore integrato, in grado di compensare fino a ben 5 stop di tempi a prescindere dall’obiettivo, il che significa che potrete beneficiare della stabilizzazione anche impiegando, mediante adattatore, gli obiettivi pensati per reflex degli anni passati.

Alcune delle caratteristiche della fotocamera sono evidentemente ereditate da prodotti di fascia superiore. Un chiaro esempio è la tropicalizzazione del corpo macchina, che permette di scattare anche in condizioni meteorologiche avverse o in presenza di sabbia e polvere.

Inoltre, come poche altre mirrorless sul mercato (ad eccezione di quelle prettamente professionali), la Nikon Z5 prevede due diversi slot per le schede di memoria. Potrete quindi utilizzare due schede per volta ed utilizzarne una, magari, per salvare una copia di backup di ogni scatto (utile accorgimento per prevenire la perdita dell’intero lavoro in caso di guasto alla memoria).

Non altrettanto entusiasmanti sono le prestazioni della fotocamera per quel che riguarda la fotografia d’azione. Se l’autofocus si dimostra tutto sommato affidabile, delude parecchio lo scatto in raffica, che si ferma ad appena 4,5fps, adatti a soggetti sostanzialmente statici ma profondamente insufficienti per praticare caccia fotografica, riprese sportive o per l’avifauna.

Un altro importante limite della fotocamera riguarda le riprese in 4K, alle quali viene applicato un fastidioso crop di 1.7x che rende parecchio complicate le riprese grandangolari.

Va però detto a questo proposito, che il problema non si pone nel caso ci si accontentasse del formato Full HD e che – per il resto – la fotocamera offre in generale buone prestazioni in ambito video, prevedendo fra l’altro sia l’ingresso per le cuffie che per il microfono esterno.

In Sintesi...

Qualità d'Immagine 100%
Tecnologia e Funzioni 85%
Foto d'Azione 60%
Compattezza 70%
Qualità/Prezzo 80%
Valutazione Generale
4/5

Interessante appare invece il display LCD: un’unità da ben 3,2″ di diagonale e 1.040.000 punti di risoluzione, dotato di funzionalità touch e – sebbene non completamente articolato – inclinabile sull’asse verticale.

Ad affiancare il display è presente un eccellente mirino elettronico, considerato uno dei migliori EVF oggi esistenti, da 0,5″ di diagonale e 3.690.000 punti di risoluzione.

La Nikon Z5 costituisce quindi un’eccellente punto di partenza per gli appassionati (soprattutto quelli interessati principalmente a ritratti, paesaggi e soggetti statici in generale) che vogliono fare il proprio ingresso nella fotografia a pieno formato senza spendere una fortuna ma potendo contare su una fotocamera dalle grandi potenzialità.

13 commenti su “Migliori Fotocamere Mirrorless”

  1. Ciao,
    stavo cercando una macchina fotografica soprattutto x fare video, cosa mi consigliate di prendere senza dover spendere una fortuna?

    Rispondi
  2. Ciao!
    Vorrei comprare una fotocamera ( max 1500€), ma ho dei dubbi tra una mirror less (Panasonic G90) e una bridge (Panasonic Fz 2000).
    Tenete presente che sono un principiante che ama fare tante foto ( paesaggistiche e media distanza) durante i viaggi o le passeggiate in montagna.
    Non mi piace avere niente di ingombrante, voglio essere libero di muovermi, vorrei che la durata della batteria durasse diverse ore, a volte mi piace fare delle foto con zoom.
    Potete darmi dei consigli per favore?
    Grazie!

    Rispondi
    • Ciao Michele, grazie di averci contattati.
      Fra le due fotocamere, la Panasonic G90 è preferibile quasi sotto ogni aspetto: puoi iniziare tranquillamente ad usarla anche senza alcuna esperienza in modalità automatica e poi passare ai controlli manuali quando sarai più sicuro. La qualità d’immagine è sicuramente più elevata ed il peso probabilmente inferiore (dipende dall’obiettivo che le assocerai).
      L’obiettivo di base 12-60mm (qui trovi il kit) dovrebbe essere sufficiente per le situazioni più comuni, durante viaggi ed escursioni. Più avanti potrai aggiungere un grandangolo più spinto o un teleobiettivo, a seconda del genere di foto che più ti interessa scattare.
      La FZ2000 (qui la scheda completa) è anch’essa un’ottima macchina, sia chiaro, ma è consigliabile soltanto se ti interessa uno zoom estremamente spinto e per averlo sei disposto a sacrificare compattezza e qualità d’immagine.
      Per quanto riguarda la durata delle batterie, il consiglio è quello di comprarne almeno una aggiuntiva: l’autonomia è notoriamente una delle note dolenti delle mirrorless.

      Rispondi
      • Grazie mille per la vostra risposta!
        Probabilmente opteró le la G90 visto che la Panasonic FZ 2000 è impossibile trovarla.
        Buona giornata

        Rispondi
  3. Buongiorno, vorrei acquistare una fotocamera causa rottura della mia precedente canon eos350D, di cui ho uno zoom canon EFS 55-250. Cosa fare? Cambiare completamente o cercare di tener buono lo zoom 55-250? Così, dopo un po’ di vagare ho selezionato quattro modelli diversi: Canon eos 2000D; Canon eos 800D per rimanre su Canon (a proposito il mio zoom posso abbinarlo alle due canon?); una mirror less della Sony a6000 trovata in offerta con kit obiettivi 18-50 e 55-210; una bridge Sony RX10 MARK III, trovata anch’essa in offerta. Principalmente fotografo insetti e fiori e altri animali selvatici. Cosa mi consigliate? Grazie

    Rispondi
    • Ciao Fausto,
      Innanzitutto ti confermiamo che il tuo 55-250mm è compatibile con le due reflex Canon che hai menzionato e, se ti trovavi bene con questa tipologia di fotocamere, passare ad una 2000D o 800D ci sembra la soluzione più lineare. Conosciamo bene la piccola EOS 350D: una bella fotocamera a suo tempo, ma la 2000D e soprattutto la 800D sono anni luce avanti, in confronto.
      Se sceglierai di passare a mirrorless, invece, dovrai inevitabilmente sacrificare l’obiettivo. In questo caso, più che la Sony A6000 (un po’ vecchiotta, oramai) potresti valutare la nuova Fujifilm X-A7, una fotocamera validissima e venduta ad un prezzo più che onesto.
      La RX100 M3, dal canto suo, è una delle migliori bridge oggi esistenti, ma il fatto di avere un obiettivo non intercambiabile potrebbe essere un po’ limitante per chi è abituato ad una reflex. Te la consigliamo solo se hai bisogno di un’escursione focale eccezionale racchiusa in un unico strumento.

      Rispondi
  4. ciao, sono patrizia, ho prenotato la mirroless sony A7 IV, INSIEME AL KIT STANDARD CHE è UN OBIETTIVO 28-70 F/4. mi sono documentata sugli altri obiettivi e ho visto che sono molto cari. volevo sapere se siete a conoscenza di obiettivi compatibili con questa nuova macchina. Più che altro m’interesserebbe un grand’angolo luminoso e un tuttofare un pò più spinto, naturalmente se luminoso meglio, anche se capisco che i prezzi lievitano

    Rispondi
    • Ciao Patrizia, grazie di averci scritto.
      La Sony A7IV è un prodotto professionale e per essere sfruttata al meglio necessita di lenti di una certa qualità. Vediamo alcuni obiettivi che potrebbero adattarsi alle tue esigenze, senza un esborso eccessivo.
      Per quanto riguarda il grandangolo, potresti pensare al Tamron 17-28mm f/2,8 Di III RXD (Vedi su Amazon), che fra l’altro è anche piuttosto luminoso.
      Se vuoi qualcosa di più spinto dal punto di vista della focale (nonché di più economico) e non ti spaventa l’idea di scattare in manual focus, merita di essere preso in considerazione anche il Samyang 14mm f/2,8, che ha un eccellente rapporto qualità/prestazioni/prezzo (Vedi su Amazon).
      Passando al tuttofare (un genere di ottica che poco si addice ad una fotocamera di questo calibro) non esistono in effetti molte possibilità. Un’idea potrebbe essere quella di sostituire il tuo 28-70 con il più evoluto e più versatile Sony 24-105G f/4 (vedi su Amazon), che offre una focale massima un po’ più lunga ed una qualità generale superiore.
      Esistono anche obiettivi “superzoom” veri e propri, come il Sony 24-240mm o il Tamron 28-200mm, ma in questo caso bisognerebbe scendere ad evidenti compromessi sul piano della qualità di immagine.
      Speriamo di esserti stati d’aiuto. Buona luce!

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  5. Buongiorno a tutti, prima di tutto complimenti per queste incredibili guide introduttive.
    Mi sono divorato sia quella sulle ibride che quella sulle senza specchio, finalmente riuscendo a capire il senso delle due categorie. Il problema è che a volte più si sa più aumentano i dubbi 😜, e mi trovo quindi ora di fronte a un dilemma.
    Con un budget intorno agli 800-1000 euro, che potrei stiracchiare fino a 1200 se il salto di prestazioni fosse epico, mi trovo combattuto tra scegliere una ibrida di fascia alta (tipo fz2000 o g3x) o una senza specchio media (tipo eos m50, fujifilm x-t30 II o eos m6 mark II).
    Il punto è che da un lato, pur partendo da quasi zero, mi sto appassionando tramite la lumix dc-fz82 (di mia figlia) alle parti più creative degli scatti, e mi piacerebbe moltissimo sperimentare gli estremi di diaframma, tempi di scatto, ecc. sia in piena libertà di luce e di regolazioni che su un sensore di qualità, senza quindi i limiti delle ibride.
    Dall’altro però, puntando alla fine a poter scattare principalmente durante traversate e escursioni di più giorni in assetto leggero, non ho certo intenzione di portarmi dietro un set di obiettivi intercambiabili e mi sarebbe quindi vitale la flessibilità di una ibrida.
    Aggiungo poi che i soggetti sarebbero panorami e natura senza esagerazioni (400-600mm?) e che le funzioni video per me sono marginali.
    Che fare???
    Grazie in anticipo,

    Michele

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  6. Ciao Michele e grazie di averci scritto.
    Entrambe le bridge che hai menzionato sono ottime macchine e contrariamente alla maggior parte delle fotocamere ad obiettivo integrato concedono in effetti una qualche libertà nella gestione dell’esposizione.
    Tuttavia, i pieni controlli manuali (aspetto che per te ci sembra essere prioritario) sono una prerogativa di reflex e mirrorless; se ti addentrerai nel mondo della fotografia, prima o poi prodotti di questo tipo inizieranno a starti stretti e sentirai sicuramente l’esigenza di una macchina ad obiettivo intercambiabile.
    Una mirrorless come la Fujifilm X-T30 II da te citata, associata ad un obiettivo base, di per sé ti offrirà inizialmente meno flessibilità per quel che riguarda la focale: non potrai inquadrare un paesaggio ed un attimo dopo una marmotta in lontananza.
    Però, sin da subito potrai gestire a tuo piacimento l’esposizione e la profondità di campo, potrai ottenere qualsiasi effetto creativo senza davvero alcun vincolo da parte della fotocamera. Inoltre, beneficeresti di una qualità d’immagine sensibilmente più elevata.
    Di solito, dopo aver fatto un po’ di pratica con l’obiettivo standard, si riesce meglio ad individuare altre ottiche che possano completare il proprio corredo. Nel tuo caso, potresti prendere in considerazione il Fujifilm 50-230mm (che arriva a circa 340mm equivalenti).
    Al di là di questo, vogliamo precisare che anche usando una mirrorless si ha la possibilità di usare un unico obiettivo “pronto a tutto”, ossia un superzoom. Fra i modelli compatibili con le Fujifilm si parla molto bene del Tamron 18-300 (circa 24-450mm equivalenti).
    In questo caso non avresti problemi di versatilità, possiederesti una soluzione all-in-one e rimarresti comunque entro un peso ragionevole (circa 1Kg fra macchina ed obiettivo, ad occhio e croce).

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    • Grazie mille! Seguendo la vostra dritta e cercando un po’ mi sembra che forse la soluzione migliore sia una X-T30 II con l’XF18-55 R LM OIS kit (oggi a 1.168 euro), che se ho capito bene equivale a un 28-80mm. Flessibile e probabilmente più che sufficiente anche per qualche soggetto naturalistico non esagerato. E nel remoto futuro magari un Fujifilm XF 18-135mm…

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  7. Ciao Michele,
    scusa innanzitutto per il ritardo nella risposta.
    Sì, la soluzione da te menzionata sembra eccellente; l’obiettivo in questione è sufficiente per la maggior parte dei soggetti e potrai sin dall’inizio toglierti diverse soddisfazioni.
    In futuro vorrai probabilmente associarlo ad un’altra lente come un tele o un superzoom (vedi commento precedente) e/o magari un grandangolo più spinto. Prima di ulteriori acquisti, comunque, ti consigliamo di fare un po’ di pratica con l’obiettivo in kit, così da poterti misurare con le tue effettive esigenze e capire meglio di cosa hai realmente bisogno.
    Se hai altri dubbi non esitare a chiedere. Buon divertimento! 🙂

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